Stanno arrivando decine di mail alla redazione di RTS, in cui alcuni idonei alla prova preselettiva chiedono informazioni relative al timing sulla fase di merito, dove prima il TAR del Lazio e successivamente il Consiglio di Stato, dovranno esprimersi sulle istanze presentate dai ricorrenti, relative agli errori formali e sostanziali commessi nel concorso DS 2011. I dubbi e le incertezze si concretizzano dalla lettura di alcune parti di comunicati ufficiali dell’ANP, come quello riportato di seguito:
“………Ricordiamo a tutti gli interessati che, nonostante la estrema positività di questi risultati, ottenuti con il determinante intervento di Anp, siamo ancora nella fase dell'esame delle richieste di sospensione cautelare. La controversia, quindi, non è ancora giunta al termine in quanto sta per aprirsi la decisiva fase di merito, nella quale i giudici esamineranno in concreto le censure presentate dai ricorrenti. In tale fase è necessario che i controinteressati siano presenti in giudizio per opporre le opportune controdeduzioni. Per questo l'Anp continua la sua azione di sostegno al concorso ed ai candidati invitando tutti coloro che non hanno ancora aderito alla nostra iniziativa per la presentazione degli interventi ad opponendum a farlo al più presto. E' necessario, infatti, non abbassare la guardia e continuare a promuovere la costituzione dei controinteressati in tutte le sedi ed in tutti i gradi di giudizio, in quanto un eventuale accoglimento nel merito potrebbe provocare l'arresto - forse definitivo per molti anni a venire - della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulla professione e sul profilo dei dirigenti oggi in servizio e sulle legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza………”.
La richiesta di dare al più presto un contributo economico per la presentazione degli interventi ad opponendum, lascia alquanto interdetti tutti coloro che non hanno la certezza di passare alla prova orale, visto che tra qualche settimana si avranno i responsi delle prove scritte ( si teme una elevata percentuale di bocciature ). Sono in molti a pensare alla riproposizione di una valanga di ricorsi da parte di tutti i non ammessi alla prova orale, fatto che costituirebbe un ulteriore aggravio di incertezza sull’iter concorsuale. Si potrebbe verificare la condizione di chi è stato difeso dall’ANP per gli esiti della prova preselettiva e, suo malgrado, trovarsi ricorrente dopo i risultati degli scritti. E’ più che giustificato il timore di coloro che pensano di trovarsi nella scomoda posizione di vittima sacrificale della “ fase due “, a cui viene richiesto un contributo pecunario, utile solo a chi il concorso lo ha già vinto sin dalla fase di iscrizione.
Aldo Domenico Ficara