Cosa
significa organico funzionale? In cosa consiste la sua applicazione su una rete
di scuole? Quali potrebbero essere i cambiamenti del CCNI sulla mobilità? Queste
sono solo alcune domande che mi vengono poste quotidianamente, a cui cerco di
dare una risposta che abbia un senso logico. Incomincio con il dire che l’organico
funzionale dell’autonomia e delle scuole
in rete, normato dalla Legge n.5 del 9 febbraio 2012 Art.50, dovrà avvenire nei limiti dell’art. 64 della legge
133/2008 e sulla base dei fabbisogni di una singola scuola, di una data rete di
scuole o di una dotazione organica provinciale.
Questo tipo di organico avrà carattere di stabilità per almeno un triennio,
anche per i posti di sostegno ,fatte salve
ovviamente le esigenze che si determineranno
annualmente. Il punto debole di questo provvedimento è quello di averlo legato allo
sciagurato art.64 della legge finanziaria del 2008. Un organico è veramente
funzionale al fabbisogno di una scuola o di una rete di scuole, se esso fosse
stato libero da vincoli orientati, in stile antitetico, a razionalizzare
risorse umane e finanziarie. Per cui il mio personale giudizio è che non si
tratterà di un vero organico funzionale, ma di un organico che cercherà , in
una logica di rete, di trovare qualche elemento di funzionalità. Cosa cambierà
in sostanza? Credo che i docenti che saranno individuati soprannumerari, non
saranno individuati più da semplici graduatorie d’istituto, ma bensì da
graduatorie di rete. Faccio un esempio pratico: Immaginiamo che in un dato
comune ci siano Liceo Scientifico, Liceo Classico e Liceo delle Scienze umane,
tra queste scuole verrà creata una rete scolastica . Poiché molte classi di
concorso sono comuni in queste scuole, verrà stilata un’unica graduatoria di
rete da cui individuare il perdente posto. Il perdente posto sarà colui che non
troverà più cattedra o residui di ore nella rete di appartenenza. Se così fosse
dovrebbero cambiare radicalmente il CCNI sulla mobilità. I tecnici di viale
trastevere ci stanno lavorando, anche perché con l’avanzare della riforma della
scuola, la riforma pensata sulle classi di concorso, la riforma delle pensioni,
tutto è fortemente in evoluzione. Diventa sempre più necessario e urgente,
mettere mano al Contratto Collettivo Nazionale e conseguentemente all’integrazione
sulla mobilità, per meglio regolare questi repentini mutamenti.
Lucio Ficara FLC