di Lucio Ficara 24 luglio 2012 Partendo
dal presupposto che cambiare opinione è tipico delle persone intelligenti, è
opportuno ricordare quali fossero le opinioni del presidente dell’Associazione
Nazionale Presidi Giorgio Rembado all’avvio delle prove concorsuali, sul concorso
a dirigente scolastico indetto con il DDG del 13 luglio 2011. Opinioni
dichiarate nonostante si fosse a conoscenza del decreto legge n.98 del giorno 6 luglio 2011, che avrebbe
tagliato quasi tutti i posti a concorso per DS e nonostante fosse nota a tutti
la pessima organizzazione della prova pre-selettiva del concorso, che culminava
con il riconoscimento, da parte del MIUR, di alcune centinaia di errori dei
test di preselezione.
L’Anp, l’associazione nazionale dei
dirigenti scolastici, nella persona del suo presidente, espresse un positivo apprezzamento per l’esito della
preselezione per il concorso a dirigente scolastico svoltasi il 12 ottobre 2011.
Queste testualmente furono le dichiarazioni dell’ANP: “la temuta prova di
preselezione, primo scoglio da superare per i candidati al concorso per
dirigenti scolastici si è svolta stamattina e, a quanto si apprende, senza
problemi seri, a parte i tempi di attesa piuttosto lunghi prima
dell’inizio. “È una buona notizia –
prosegue l’Anp - tanto migliore quanto non scontata in partenza. Le tensioni di
cui si era caricata l’attesa, le polemiche sui quesiti errati, le pressioni per
un rinvio, le ammissioni con riserva pronunciate dai TAR facevano temere che
all’ultimo momento qualcosa si bloccasse. Non è stato così e ne va dato atto
alla macchina organizzativa, su cui tante critiche si erano addensate nei giorni
scorsi. Dopo questo primo apprezzamento per l’aspetto organizzativo, l’Anp
esprime alcune considerazioni anche sui contenuti delle prove. “Altro dato che
– stando alle prime segnalazioni – appare positivo è quello che riguarda i
quesiti assegnati. La selezione proposta ai candidati si è rivelata
complessivamente equilibrata, con alcune domande impegnative, ma nessuna
“impossibile” o formulata in modo ambiguo o prolisso. La prova è stata
generalmente completata nel tempo previsto, anche se in parecchi casi sul filo
di lana dei minuti finali. Continuano le considerazioni di Giorgio Rembado, che
commenta: "Ci si scandalizza per i quesiti "errati": ma intanto
è un dato apprezzabile che gli errori siano stati riconosciuti e corretti;
nessuna norma obbligava il ministero a pubblicare in anticipo la base dati dei
quesiti da cui saranno estratti quelli realmente oggetto della prova. L'averlo
fatto - ha aggiunto il responsabile dei presidi - è stata comunque una scelta
di trasparenza ed ha consentito ai candidati di orientare e finalizzare
l'ultima fase della preparazione alla prova”. Oggi prendiamo atto che Rembado
ha cambiato opinione e giudica il modello organizzativo dei concorsi a
dirigente scolastico ottocentesco e farraginoso. Per Rembado il sistema concorsuale
per il reclutamento DS è morto sotto il peso del contenzioso e del formalismo
giuridico. Peccato che l’idea di Rembado sul nuovo modello di reclutamento per
nominare i DS è peggiore ancora dell’attuale sistema. Se fosse presa in considerazione
la proposta dell’ANP, si darebbe avvio ad una vera e propria gara clientelare.
Rembado parla di modello inglese ma non riflette sul fatto che l’Italia non è l’Inghilterra.