Le ultime notizie sul concorso per Dirigenti scolastici parlano di un elevato numero di ricorsi, presentati da insegnanti esclusi dalla prova orale, da insegnanti esclusi dalla graduatoria di merito finale, da insegnanti collocati nelle graduatorie di merito finali, in posizioni non utili alla assunzione. Nella rete web questi insegnanti si sono organizzati in forum, social network e blog, riuscendo ad individuare tutte le criticità di un concorso svolto troppo velocemente.
Si sa la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Intanto nella regione Umbria i ricorrenti portano a casa una importante vittoria amministrativa, costringendo la commissione regionale a giustificare le valutazioni numeriche date, attraverso una regolare griglia valutativa da allegare agli elaborati corretti. In questa regione la graduatoria di merito finale è stata bloccata in attesa delle nuove correzioni o dell’esito del controricorso in appello dell’USR competente per territorio. In Lombardia, la storia delle buste trasparenti, dove in controluce si potevano vedere i dati anagrafici dei candidati, è stata un fulmine a ciel sereno, e se confermata in sede giudiziaria creerebbe un precedente per tutti i ricorrenti delle altre regioni. In Calabria come nella Puglia i motivi del contendere travalicano la sede amministrativa, perché sfociano direttamente nel codice penale. Tutto questo polverone giudiziario è stato possibile grazie ad un atteggiamento collaborativo e solidale tra i molti docenti che hanno reagito veementemente, ad azioni ritenute vessatorie ed irregolari. Da tutta questa storia concorsuale si può ricavare una morale, quella che identifica il popolo degli insegnanti come un popolo tosto, che non si fa intimidire da nulla e da nessuno, un bell’esempio, comunque sia l’esito finale del contendere, di trasparenza, onestà e professionalità deontologica, che altre categorie lavorative dovrebbero far loro.
Aldo Domenico Ficara