Si ringrazia pubblicamente il collega Giancarlo Memmo per le sue riflessioni riportate sulla rubrica " I lettori ci scrivono " de La Tecnica della Scuola.
Di seguito si riporta la sua significativa lettera:
Di seguito si riporta la sua significativa lettera:
SOLIDARIETA’ ALL’INGEGNERE ALDO DOMENICO FICARA VOCE LIBERA ED EQUA.
di Giancarlo Memmo
Con la presente voglio esprimere pubblicamente la mia sincera solidarietà all'ingegner Ficara, voce libera, equilibrata e rigorosa, che grazie anche alla Tecnica della Scuola può esprimere il suo pensiero che riflette, in merito al concorso ds e alle sue procedure, il pensiero di moltissimi lettori e operatori della scuola.
Che il concorso sia da annullare lo sapranno ormai anche i comici che ci faranno gli sketch, che legittimamente chi sia stato "graziato" dalla procedura abbia delle pretese lo possiamo comprendere ma non giustificare.
Mi permetto anche di sottolineare a questo punto, piuttosto che avere dirigenti scolastici selezionati con una procedura dove:
a) occorreva studiare su data base di tests sbagliati, zeppi di errori, di curiosità anedottiche che nulla hanno a che fare con le competenze richieste alla funzione dirigenziale delle scuole autonome ( ciò anche secondo lo stesso MIUR che ne ha cassate direttamente il 20%);
b) c’è stata un’ampia fuga di notizie e sono reperibili su internet i tests ben prima della pubblicazione del MIUR;
c) nella preselettiva, dove comunque non era garantito l’anonimato e nemmeno la congruità delle buste a candidato, sono ricomparse domande dubbie, anedottiche e di curiosità se non veri e propri errori che hanno sollevato un gigantesco contenzioso e per la stessa modalità di procedura adottata hanno eliminato i docenti che riflettono sulle domande e che si rifiutano di imparare a memoria e ripetere a pappagallo concetti palesemente sbagliati ma “graditi” al regime dei “correttori”;
d) ogni regione, a parità di funzione e di profilo da selezionare, ha adottato le “sue” tracce agli scritti e soprattutto le “sue” griglie di correzione determinando una valutazione a volte fortuita e sicuramente “arlecchinesca” riferita al territorio nazionale quasi degna delle “prove equipollenti” che sono realizzate per ben altri nobili scopi;
e) in regioni come la Campania abbiamo un numero abnorme e incongruo, rispetto al numero di coloro che hanno superato la preselettiva, di ammessi agli scritti, in altre regioni abbiamo commissioni formate da rappresentanti sindacali-formatori dei corsi di preparazione, in altre ancora i posti sono diventati “negativi” perché occorre “restituire” posti alle “magagne” del precedente concorso;
f) il concorso è a zero posti a livello nazionale e il fatto che il giorno dopo il bando, il governo Berlusconi abbia varato la norma sul dimensionamento, la dice lunga sulle “vere” finalità dell’operazione, del resto il bando per i DSGA corrispondenti è ovviamente ancora in “alto mare”;
g) le buste sono trasparenti a livello nazionale, per cui sono l’ideale per chi volesse fare la correzione degli elaborati guardando le prime righe, visto i tempi incongrui di correzione evidenziati ad esempio in Lombardia, e soprattutto guardando il nominativo del candidato;
h) tralasciamo tutte le considerazioni relative alla violazione delle normative europee e all’ingresso di docenti precari nella stessa procedura, nonché le violazioni della legge 104 relative alle dichiarazioni richieste, sui “maggiori tempi”, ab origine dal bando, con la procedura faragginosa, nota ex-post, di libroni incellofanati e zeppi di errori su carta riciclabile e improbabili pallini da “annerire senza sbavature” su schede meccanografiche da leggere in streaming,
allora è meglio non avere dirigenti scolastici e affidarsi tranquillamente al meccanismo delle reggenze!
Questo concorso ha mostrato esattamente come non si deve realizzare una procedura concorsuale, questo è quello che l’ingegner Ficara dovrebbe scrivere con forza e ricchezza di argomentazioni, naturalmente questo contrasta fortemente con gli enormi “interessi in gioco” delle corporazioni para-sindacali, para-formative e para-politiche.
Quindi l’ingegner Ficara dovrebbe avere il coraggio di scrivere che è bene, oltre che per le considerazioni giuridiche, è bene per la stessa Scuola che questo concorso venga annullato proprio per la delicatezza che i ruoli della funzione dirigenziale scolastica esige, perché i danni sarebbero irreparabili e la Scuola, la Società non possono permetterseli.
Questo è quello che dovrebbe ampiamente esprimere e scrivere l’ingegner Ficara e tutti coloro che hanno a cuore le sorti scolastiche. Tuttavia l’ingegner Ficara, poiché è sobrio, rigoroso, equo ed equilibrato, esprime solo in piccola parte queste valutazioni, del resto l’alternativa di pensiero è iconograficamente la vignetta delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo…e aggiungiamo se parlo dico che “va tutto bene, madama la marchesa”.
Se “qualcuno” voleva fare un concorso, serio, trasparente, rispettoso delle istituzioni e delle Leggi, nell’interesse della società civile e delle famiglie che affidano alle scuole autonome i loro figli, avrebbe utilizzato la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, come canale privilegiato di accesso ai ruoli dirigenziali.
Era molto semplice ed oggettiva una graduatoria di accesso per titoli (culturali e di servizio) da cui attingere ogni anno per un periodo formativo di esami alla SSPA, con l’utilizzo delle tecnologie FAD in modalità parzialmente blended: frequenza, esami in sede, tesi e voto finale=graduatoria nazionale.
A ben vedere in una procedura del genere, che probabilmente ribalterebbe gli elenchi pro-tempore degli idonei attuali, ci sarebbe stato spazio addirittura per i centri para-sindacali che si occupano di formazione…certamente pochissimo spazio per avvocati, sentenze con par condictio nell’errore e “buste trasparenti” nazionali ma regionali!
Per cui Aldo: vai avanti e non mollare, ti siamo grati.