di Lucio Ficara 6 agosto 2012 Spesso
è capitato di leggere o anche di scrivere che la politica fatta sulla scuola
dal ministro Profumo è in continuità con quella attuata dal suo predecessore
Mariastella Gelmini. Questa volta è accaduto qualcosa che rompe questa
continuità, che segna una diversità di
stile e di comportamento. Si tratta, nel particolare, di aver riconosciuto, con
umiltà, gli “errori seriali” riguardanti i test preliminari ai corsi TFA.
È certo che questi errori anche
grossolani e da dilettanti allo sbaraglio, avrebbero portato ancora una volta a
fare intervenire i tribunali amministrativi , aprendo la strada ad un
contenzioso che certamente avrebbe messo in cattiva luce MIUR e Cineca. Invece
ecco arrivare puntualmente le scuse del ministro, che pretende regolarità e
assoluta trasparenza, per restituire agli aspiranti docenti serenità e certezza. Una nota ministeriale in uscita chiede scusa e mette
in moto una commissione che si dovrà riunire l’8 agosto e rivalutare, entro il
20 dello stesso mese, le schede di tutti i candidati assegnando il punteggio
positivo anche in caso di mancata risposta per le domande riconosciute non
corrette. Non saranno toccati i diritti di chi ha già superato la prova. Il
ministro Profumo scientemente riconosce l’errore e cerca di porvi rimedio,
evitando conseguenze di contenziosi e caduta d’immagine. Si potrebbe dire, in
seguito alle scuse arrivate da Viale Trastevere, che i test preselettivi ai corsi TFA sono
stati “test educati”. La stessa
cosa non accadde con i test preselettivi per il concorso DS, infatti in
quell’occasione gli “errori-seriali”, non vennero scusati dall’allora ministro
Gelmini. Si ricorda infatti che, il sindacato Anief , denunciò l’esistenza di
diversi quesiti errati tra quelli sorteggiati il giorno della prova. In
quell’occasione non ci furono scuse e la formazione di una commissione volta ad
accertare l’esistenza degli errori e quindi a porre rimedio al misfatto. Forse
i test preselettivi al concorso DS erano “test
cafoni” e non si è voluta dare agli
aspiranti dirigenti scolastici serenità e certezza del risultato? Questa
diversità di comportamento oltre che segnare una discontinuità tra l’attuale
ministro e il suo predecessore, potrebbe essere fonte di riflessione per i
giudici del TAR che dovranno giudicare, a novembre 2012, la regolarità del
concorso DS.