Articolo di Lucio Ficara 11 ottobre 2012 La
memoria storica e gli avvenimenti di cronaca dovrebbero sempre rappresentare un
faro per il lavoro del buon legislatore. Per esempio il dilagare quotidiano dei
fenomeni di corruzione e del conseguente spreco di danaro pubblico, dovrebbero
spingere il parlamento a votare, coscientemente e urgentemente, una adeguata legge anti-corruzione. I tristi
fenomeni di carattere corruttivo della Regione Lazio, della Regione Lombardia, fino
a giungere alla drammatica decisione, presa ieri dal Ministro degli interni
Anna Maria Cancellieri, dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguità
mafiose, dovrebbero fare riflettere il legislatore, se sia conveniente oppure
no dare eccessi di autonomia senza
controllo, ad enti locali o anche nel caso della proposta di legge 953 alle scuole.
Sono sotto gli occhi di tutti i
danni provocati dalle concessioni costituzionali di autonomia. La modifica del
Titolo V della Costituzione ha concesso autonomia decisionale alle Regioni ed
agli enti locali con un trasferimento dei poteri dallo Stato centrale alle sedi
periferiche. Quali i risultati di questa operazione politica che ha ridisegnato
lo Stato sotto forma di modello “federalista legislativo”? Ci siamo accorti di
essere un Paese dalla classe dirigente eticamente irresponsabile, abbiamo
potuto riscontrare una diffusa e dilagante corruzione
nell’amministrazione-gestionale, una deriva del senso civico e un forte
conflittualità con altri poteri dello Stato tipo la Magistratura ordinaria e la
Corte dei Conti. Quali gli insegnamenti che ci sarebbero dovuti giungere da
questa memoria storica e da questi avvenimenti di cronaca giudiziaria? Secondo
una logica conseguenziale si sarebbe dovuti intervenire per creare un’autonomia
più bilanciata, più controllata. Un’autonomia dove il
dirigente e il Consiglio dell’autonomia, non siano coloro che decidono tutto
senza un organo di controllo che possa essere in grado di bilanciare, il
rischio effettivo di uno strapotere sul modello dei “Governatori” di Regione.
Invece il nostro legislatore cosa fa? Ti
prepara una legge, pronta per essere votata, come è la PDL 953 sulla
Governance delle scuole, che accelera decisamente il processo di autonomia,
senza tenere in alcun conto quali conseguenze future scaturirebbero
dall’approvazione di questa legge. La nostra impressione è quella che, così
come è accaduto ieri, ricoprendo di ridicolo un’intera cittadinanza, per lo
scioglimento del Comune di Reggio Calabria, che ha visto il suo Consiglio
autonomo sciolto per avere strette relazioni con la ‘ndrangheta, potrà
ripetersi domani, apprendendo che un dato Consiglio dell’autonomia di una data
scuola, venga sciolto dall’opportuno intervento della magistratura ordinaria o
della Corte dei Conti.
Lucio Ficara