Pisa, in piazza Normale e Sant'Anna
DUE ASSEMBLEE, UN VOTO CONTRARIO - Alla manifestazione gli studenti di Normale e Sant’Anna erano almeno 250, divisi tra specializzandi e allievi ordinari. La decisione è stata presa durante due assemblee. «Alla Sant’Anna abbiamo avuto un solo voto contrario - dice Francesca Sterzi, 22 anni, veronese quarto anno di Scienze politiche - e le decisioni sono andate al di là delle appartenenze politiche. Le nostre scuole universitarie sono ancora isole felici, ma tutti noi abbiamo capito l’importanza di unirsi alla battaglia. Non si può tagliare l’università perché è il futuro del Paese».
«PREMIER BANALIZZA PROTESTA» - Prima del corteo gli studenti della Normale, in una nota, hanno preso posizione sulle dichiarazioni di Berlusconi. «Nello spirito delle parole con cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è rivolto agli studenti della Sapienza - si legge nel documento dei normalisti - auspichiamo che il governo si predisponga senza indugio a tale confronto, in termini riflessivi e costruttivi». Nella nota gli studenti della Normale esprimono «viva preoccupazione per le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio». «L'annunciato ricorso a duri provvedimenti di ordine pubblico - scrivono i normalisti - tende infatti a banalizzare e criminalizzare la protesta, anziché ad aprire un canale di dialogo».
Marco Gasperetti
http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_23/pisa_studenti_normale_sant_anna_corteo_c13b687c-a120-11dd-8514-00144f02aabc.shtml
Le due scuole di eccellenza hanno partecipato al corteo contro il decreto Gelmini: «È importante unirsi alla battaglia»
PISA - Nel corteo, circa ventimila studenti che a Pisa hanno manifestato contro il decreto Gelmini, c’erano anche loro, gli studenti della Normale e della Sant’Anna, le due scuole di eccellenza più prestigiose d’Italia. Non accadeva dai tempi della rivolta studentesca. Per gli allievi della Sant’Anna (collegio più giovane) è stata una prima volta in assoluto, mentre alla Normale si ricordano le manifestazioni guidate da studenti leader del movimento: Massimo d’Alema e Fabio Mussi, tra tutti.DUE ASSEMBLEE, UN VOTO CONTRARIO - Alla manifestazione gli studenti di Normale e Sant’Anna erano almeno 250, divisi tra specializzandi e allievi ordinari. La decisione è stata presa durante due assemblee. «Alla Sant’Anna abbiamo avuto un solo voto contrario - dice Francesca Sterzi, 22 anni, veronese quarto anno di Scienze politiche - e le decisioni sono andate al di là delle appartenenze politiche. Le nostre scuole universitarie sono ancora isole felici, ma tutti noi abbiamo capito l’importanza di unirsi alla battaglia. Non si può tagliare l’università perché è il futuro del Paese».
«PREMIER BANALIZZA PROTESTA» - Prima del corteo gli studenti della Normale, in una nota, hanno preso posizione sulle dichiarazioni di Berlusconi. «Nello spirito delle parole con cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è rivolto agli studenti della Sapienza - si legge nel documento dei normalisti - auspichiamo che il governo si predisponga senza indugio a tale confronto, in termini riflessivi e costruttivi». Nella nota gli studenti della Normale esprimono «viva preoccupazione per le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio». «L'annunciato ricorso a duri provvedimenti di ordine pubblico - scrivono i normalisti - tende infatti a banalizzare e criminalizzare la protesta, anziché ad aprire un canale di dialogo».
Marco Gasperetti
http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_23/pisa_studenti_normale_sant_anna_corteo_c13b687c-a120-11dd-8514-00144f02aabc.shtml