Nessuno ha pensato di porre rimedio da quando è entrato in vigore il Decreto Sviluppo varato nel 2011 che prevedeva la chiusura di Equitalia. Il problema è semplice da spiegare: ci sono molti automobilisti che trovano una multa sul parabrezza dell’auto e non la pagano per svariati motivi ( tra questi ci sono anche insegnanti pendolari, costretti a usare l’automobile perché su cattedre orario su comuni diversi o perché con cattedra fuori sede rispetto al proprio domicilio ). La cartella esattoriale passa dal comando dei vigili urbani ad Equitalia che poi farà scattare gli interessi di mora dovuti per legge.
In ben seimila comuni italiani, questa riscossione coattiva non potrà più avere luogo perché l’agente della riscossione ( Equitalia ), dal primo luglio cesserà la sua attività. Da qui l’invito rivolto ai Comuni di non inviare più ruoli, a far data da domani 20 maggio, considerato che non potrebbero arrivare in tempo a riscuotere dagli utenti quanto richiesto. In altre parole no Equitalia, no multe