Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro al Senato, spinge il ministro del Welfare Enrico Giovannini a uno sforzo di coraggio. Se l’ex presidente dell’Istat aveva auspicato pochi interventi mirati sulla riforma Fornero, l’esponente del Pdl chiede invece un’azione ad ampio spettro. In particolare sulle pensioni Maurizio Sacconi afferma: “Letta ha già citato davanti alle Camere la possibilità di rendere più flessibile l’uscita dal lavoro; è un’idea che mi vede d’accordo. La legge Fornero è la più rigida d’Europa: basti pensare che le donne tedesche raggiungeranno l’età pensionabile di 67 anni dieci anni dopo di noi. E poi è stato commesso l’errore di non prevedere una disciplina transitoria.
La controprova è il fenomeno degli esodati, che sta già bruciando buona parte delle economie che la riforma è riuscita a produrre “. Quindi secondo Sacconi per ridurre la disoccupazione giovanile serve innanzitutto la modifica della Legge Fornero attraverso interventi che non costano e possono dare una rapida efficacia, perchè liberano la propensione ad assumere che è stata mortificata da una normativa estremamente rigida.
Aldo Domenico Ficara