di Lucio Ficara ( l'articolo che segue ha agitato diversi uffici di coordinamento di educazione fisica territoriali, ma sfugge il motivo, visto che gli aspetti normativi vengono condivisi dagli stessi)
É
incredibile ma vero, si tratta di una storia di cattiva gestione del Fis, dove una docente di scienze motorie
avrebbe ricevuto il pagamento di 180 ore,
eccedenti il regolare orario di servizio
settimanale. Una storia da guinness dei primati, la super professoressa,
facendo qualche calcolo a tavolino avrebbe lavorato per almeno 30 ore settimanali, percependo , dal fondo
d’istituto, un faraonico compenso. Per capire come la
docente possa essere arrivata ad un monte orario di servizio così spropositato
, bisogna dire che svolgeva attività
complementari di educazione fisica approvate regolarmente nel pof ,
che sono note in molte scuole anche con il nome di attività di gruppo
sportivo o attività di avviamento alla pratica sportiva, in orario eccedente le
18 ore cattedra e per 6 ore settimanali come previsto dall’art. 87 del CCNL
2006-2009. Oltre queste 6 ore aggiuntive, la docente nell’orario di servizio
settimanale antimeridiano settimanale
aveva dato disponibilità ad altre 6 ore di servizio per sostituire i docenti
indisponibili, ai sensi dell’art.25 del CCNL scuola del 1995.
A
vedere l’informativa successiva dell’utilizzo del fondo d’istituto consegnato
ai sindacati , emerge che la docente, tra attività complementari di avviamento
alla pratica sportiva e le ore eccedenti
mattutine, ha lavorato oltre le 18 ore settimanali per altre 12, cosa ritenuta legittima dagli
uffici di coordinamento di educazione fisica della provincia in cui è sita la
scuola di questo curioso caso . É emerso anche che ha sempre svolto per tutto l’anno, quando era
presente, le ore eccedenti di sostituzione dei colleghi assenti, totalizzando
la bella cifra di 180 ore eccedenti realmente svolte in 29 settimane di
presenza a scuola. Bisogna ricordare che l’art.87 del CCNL scuola
dice che, le ore eccedenti le 18 settimanali, svolte dal personale
insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva, sono effettuabili,
fino ad un massimo di 6 settimanali. Ricapitolando
quanto detto, la docente oltre le 24 ore settimanali, tra orario cattedra e 6
ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi, ha cumulato anche 6 ore
pomeridiane di attività per l’avviamento
alla pratica sportiva. Bisogna dire che le 6 ore eccedenti l’orario cattedra
svolte per l’attività complementare per l’avviamento alla pratica sportiva sono
state pagate dalla scuola con risorse specifiche accreditate dall’ambito
territoriale alla scuola stessa, mentre le 6 ore eccedenti per le sostituzioni
sono pagate con il Fis. Ma sta proprio in questo ultimo pagamento
l’interrogativo curioso che i sindacati si sono chiesti: come ha fatto la
bravissima docente ad accumulare 180 ore eccedenti per le sostituzioni ai
colleghi assenti in 29 settimane di sua effettiva presenza a scuola? Se caso mai avesse fatto l’en plein delle sostituzioni, ma
crediamo che questo sia francamente impossibile, ne avrebbe potute fare almeno
6 di meno. Questo è il caso di una
docente di educazione fisica che per 8 mesi
ha svolto 30 ore settimanali e le avute pagate tutte, anche quelle in
cui è stata assente. Una storia curiosa
che è di monito a tutti i docenti, nel momento in cui arriva un ministro
e pensa che sia possibile aumentare l’orario di servizio dei docenti, visto che
ci sono le super insegnanti che riescono a svolgere 30 ore settimanali di
servizio.