Le ultime notizie dal concorso per
Dirigenti scolastici svolto in Lombardia evidenziano quello che l’onorevole
Chimienti ha detto nel suo intervento parlamentare, ovvero un ventennio di riforme
( quindi di azioni ) scolastiche
disastrose, agevolate da persone che ancora oggi muovono i fili dell’istruzione
italiana In Lombardia siamo al cospetto
di una ripetizione ( dalle prove scritte ) di un concorso pubblico, poco male c’è
sempre una soluzione politica utile ad aggirare
il problema, e soprattutto poco importa se a farne le spese sono centinaia di
docenti che hanno creduto nella giustizia amministrativa e nelle sue sentenze.
Questa macchina del potere è precisa, efficiente ed efficace, non lascia nulla
al caso, non si sottrae nel chiedere le dimissioni del Provveditore agli studi di Pavia perché
in presunto conflitto di interesse sul concorso, ma allo stesso tempo non dice
nulle se una ex idonea partecipa il 24 luglio alle interrogazioni parlamentari
in cui si parla anche del concorso Lombardo. C’è poi l’aspetto comunicativo
della vicenda, in cui le maggiori testare d’informazione scolastica danno
spazio alle associazioni di categoria, solerti nel comunicare possibili soluzioni
tecniche di parte.
Se poi esiste qualche piccolo blog che non segue la macchina
del potere, si cerca un modo per sminuire i suoi contenuti, a maggior ragione
se sono pro ricorrenti. Curioso il fatto
che un giornalista di Lucera ( provincia di Foggia ) chieda, dalla pagina
Facebook del blog, al direttore di RTS
se a suo tempo avesse partecipato al concorso e con quale esito, forse con il sottintendere
“ stai dalla parte dei ricorrenti perché sei stato escluso dal concorso “. Ebbene si, il blog RTS sta dalla parte della parte debole del contendere, sta con gli esclusi dalla preselettiva, perché ingannati da migliaia di errori docimologici, sta con i bocciati siciliani che hanno subito in percentuale la più incisiva selezione alle prove scritte, sta con i ricorrenti lombardi che astrattamente sono stati esclusi con la presenza di buste giudicate trasparenti, sta con ogni docente onesto, perché è arrivata l'ora di mettere a tacere tutti i mercenari , gli avventurieri e gli imbonitori che inaridiscono l'azione culturale delle nostre scuole La
macchina del potere si è messa in moto, favorirà quasi sicuramente gli ex
idonei lombardi, così come vuole l’ANP, e nulla e nessuno dovrà o potrà
impedirlo. Queste storie, che in Italia si ripetono con frequente
periodicità, hanno tutte un comune denominatore, quello della inviolabilità del potere fine a se
stesso. Ma rimangono nella memoria di ognuno di noi, dure come un macigno, le parole di Silvia Chimienti, che potrebbero
essere foriere di cambiamenti politico sociali non prevedibili.
Aldo Domenico Ficara