L’impresa
titanica che si è portata a termine al Giglio è costata una
cifra da capogiro: 600 milioni di euro
stimati per le operazioni di parbuckling, una cifra che, comprensibilmente, è
destinata a salire visto che la rotazione della Costa Concordia è durata
parecchio più tempo del previsto.
Ma i contribuenti italiani sono stati rassicurati da più fronti: la copertura delle spese per la rimozione del relitto e il ripristino ambientale sarà a carico della compagnia di navigazione e degli assicuratori. su L'inkiesta. si legge: "La responsabilità civile per danni a terzi nel settore marittimo è tradizionalmente appannaggio, quanto a coperture assicurative, dei P&I Clubs, società mutualistiche fra armatori nate proprio allo scopo di unire le forze per garantire i membri delle stesse da rischi di questa tipologia, potenzialmente causa di rimborsi particolarmente gravosi"
Ma i contribuenti italiani sono stati rassicurati da più fronti: la copertura delle spese per la rimozione del relitto e il ripristino ambientale sarà a carico della compagnia di navigazione e degli assicuratori. su L'inkiesta. si legge: "La responsabilità civile per danni a terzi nel settore marittimo è tradizionalmente appannaggio, quanto a coperture assicurative, dei P&I Clubs, società mutualistiche fra armatori nate proprio allo scopo di unire le forze per garantire i membri delle stesse da rischi di questa tipologia, potenzialmente causa di rimborsi particolarmente gravosi"
Eppure, sul bilancio pubblico graveranno gli oltre 100 milioni garantiti per
Decreto al porto di Piombino per un ampliamento propedeutico ad accogliere e smantellare
la Concordia. Ora
100 milioni di euro divisi per 15mila euro ( stipendio medio di un precario della scuola ) fa 6666, ovvero quasi 7mila stipendi utili ad altrettanti precari della scuola, che
si sarebbero potuti impegnare, inchini nautici permettendo, per migliorare il sistema istruzione del nostro
Paese.