Il Tar Lazio ha chiesto al Miur di poter
verificare l'opacità delle buste che, a quanto sostengono molti, sarebbero
sostanzialmente simili a quelle usate in Lombardia. Nella ipotetica consulenza d’ufficio
che probabilmente dovrà essere eseguita sulle buste contenenti i dati anagrafici dei
candidati al concorso per Dirigenti scolastici svolto nel Lazio, si dovranno evidenziare almeno 48 prove di
leggibilità, svolte in modo distinto in diverse condizioni di illuminazione. Le
verifiche di leggibilità si potranno
sintetizzare, come risultato ottenuto, in SI ( leggibilità del candidato ) e NO
( non leggibilità del candidato ). Nelle prove da eseguire si dovrà notare che l’anonimato dei candidati deve
essere garantito in ogni condizione di luce solare o artificiale, verificando
il 100% di “ no “. Inoltre sarà opportuno fare la distinzione delle letture
tra lato scrittura del cartoncino e lato opposto della scrittura. Le quattro
condizioni per trasmissione di luce dovranno essere: luce solare media del
giorno con cielo privo di nubi, luce solare media del giorno a cielo coperto, lampada da tavolo come piano visore (
test a 28 W ), : lampada neon su
soffitto bianco ( test a 36 W, altezza soffitto 3m, distanza da sorgente 80 cm
). Le due condizioni per riflessione di luce sono: lampada da tavolo ( test 60W
distanza 20 cm ) e lampada da soffitto ( testa 60W distanza 40 cm
).
Le buste prese in considerazione dal
futuro studio peritale dovranno essere etichettate, ad esempio, con due sigle:
A e B . Tutto ciò per poter eseguire una successiva rappresentazione dei risultati
delle analisi sulle buste. Questa nomenclatura dovrà avere il seguente
significato: A sarà la busta con cartoncino interno con scrittura lato intestazione
busta; B sarà la busta con cartoncino
interno con scrittura lato chiusura busta. Vista la complessità delle prove da eseguire,
è probabile il prolungarsi delle operazioni peritali.