Da Wikipedia riportiamo l’etimologia di
due termini, Olocausto e Shoah, che oggi 27 gennaio sono particolarmente
sentiti da tutti, perché in seguito all'istituzione del "Giorno della
Memoria", ricordare è un dovere morale prima ancora che istituzionale,
affinché gli errori del passato siano un monito per il presente ed il futuro. A
tal proposito in Wikipedia si scrive: “ Con il termine Olocausto (con l'adozione della
maiuscola), a partire dalla seconda metà del XX secolo,
si indica il genocidio
perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei
confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso
tutte le categorie ritenute "indesiderabili", che causò circa 15
milioni di morti in pochi anni. L'Olocausto, in quanto genocidio degli
ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: השואה, HaShoah,
"catastrofe", "distruzione"). Esso consistette nello
sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso
ed età. La distruzione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne
organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso
apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle
strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che
ebbe inizio nel 1933
con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta
l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il
concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio
fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali
e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che
i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. Questo
evento non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato per le
sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate
dalla macchina di distruzione nazista.
La parola "Olocausto" deriva
dal greco
ὁλόκαυστος (olokaustos, "bruciato interamente"), a sua volta
composta da ὅλος (olos, "tutto intero") e καίω (kaio,
"brucio") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta
forma di sacrificio prevista dal giudaismo.
L'uso del termine Olocausto viene anche esteso a tutte le persone, gruppi
etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista,
e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il
totale annientamento, poiché avvenuto nel medesimo evento storico: essi
potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan
Ost, popolazioni delle regioni orientali europee occupate ritenute
"inferiori", e includere quindi prigionieri di guerra sovietici,
oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali Rom,
Sinti,
Jenisch,
gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali,
omosessuali, malati di mente e portatori di handicap “-