di Vincenzo Pascuzzi – 26/04/2014 -
Tratto da un commento all'articolo http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2014/4/25/SCUOLA-Quando-il-Tar-aiuta-la-parita-reale/494281/
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1) C’è chi cerca di fare buon viso a cattivo gioco, ma Il Tar ha riconosciuto che la Regione Lombardia ha discriminato gli studenti della scuola pubblica. Così dice chiaramen...te la sentenza del Tar: “L’amministrazione ha previsto, senza alcuna giustificazione ragionevole e con palese disparità di trattamento, delle erogazioni economiche diverse e più favorevoli per coloro che frequentano una scuola paritaria... pur a fronte della medesima necessità e della medesima situazione di bisogno economico”.
2) Con un solo piolo, corta e stretta: così apparirebbe la dote scuola lombarda paragonata a una scala. Più che dote, un’elemosina minima e aleatoria per la "famiglia medio-benestante di 4 persone", che - secondo i conti di Maria Eva Virga (13.4.2014) - la scuola paritaria se la può permettere di per sé. Scuola inarrivabile e perciò nessuna libertà di scelta, invece, per gli incapienti fino a 8 o 16.000 euro di Isee. Gli stessi incapienti già beffati dall'esca elettorale di 80 euro! Infatti mille euro di dote corrispondono solo alla quarta o quinta parte della retta annuale di una privata.
3) Per le finanze e il bilancio statale non è assolutamente nemmeno ipotizzabile in futuro l’erogazione di contributi pari o prossimi all’ammontare delle rette delle scuole paritarie! Occorrerebbero circa 6 miliardi e apparirebbe paradossale e intollerabile il contributo volontario-obbligatorio chiesto dalle statali e che finisce poi come dote scuola alle paritarie!
4) Cardinali, vescovi, preti e suore sono mobilitati dalla Cei per difendere, incrementare, estendere i contributi statali per le paritarie cattoliche in pesante crisi di iscrizioni. Dopo incontri o feste del tipo ”Andemm al Domm” del 15 marzo a Milano, per il 10 maggio è in programma una manifestazione nazionale a Roma in piazza S. Pietro. Una sorta di …. “Annamo ar Cupolone” con migliaia studenti delle cattoliche a fare numero e indiretta pressione su alcuni politici interessati. Però non è scontato, è ancora da vedere se papa Bergoglio supporterà i suoi cardinali, vescovi, ecc. in questa loro iniziativa appoggiando davvero quella che potrebbe apparire come una anacronistica crociata, quasi una riedizione della crociata dei fanciulli di otto secoli addietro.
2) Con un solo piolo, corta e stretta: così apparirebbe la dote scuola lombarda paragonata a una scala. Più che dote, un’elemosina minima e aleatoria per la "famiglia medio-benestante di 4 persone", che - secondo i conti di Maria Eva Virga (13.4.2014) - la scuola paritaria se la può permettere di per sé. Scuola inarrivabile e perciò nessuna libertà di scelta, invece, per gli incapienti fino a 8 o 16.000 euro di Isee. Gli stessi incapienti già beffati dall'esca elettorale di 80 euro! Infatti mille euro di dote corrispondono solo alla quarta o quinta parte della retta annuale di una privata.
3) Per le finanze e il bilancio statale non è assolutamente nemmeno ipotizzabile in futuro l’erogazione di contributi pari o prossimi all’ammontare delle rette delle scuole paritarie! Occorrerebbero circa 6 miliardi e apparirebbe paradossale e intollerabile il contributo volontario-obbligatorio chiesto dalle statali e che finisce poi come dote scuola alle paritarie!
4) Cardinali, vescovi, preti e suore sono mobilitati dalla Cei per difendere, incrementare, estendere i contributi statali per le paritarie cattoliche in pesante crisi di iscrizioni. Dopo incontri o feste del tipo ”Andemm al Domm” del 15 marzo a Milano, per il 10 maggio è in programma una manifestazione nazionale a Roma in piazza S. Pietro. Una sorta di …. “Annamo ar Cupolone” con migliaia studenti delle cattoliche a fare numero e indiretta pressione su alcuni politici interessati. Però non è scontato, è ancora da vedere se papa Bergoglio supporterà i suoi cardinali, vescovi, ecc. in questa loro iniziativa appoggiando davvero quella che potrebbe apparire come una anacronistica crociata, quasi una riedizione della crociata dei fanciulli di otto secoli addietro.