Riceviamo e pubblichiamo
Ci rivolgiamo al
mondo della scuola, in particolare i 4 mila Quota96, che per il terzo anno
consecutivo assistono impotenti al mancato risarcimento di un diritto
acquisito.
Prime firme:
Avremmo dovuto andare in pensione il 31
agosto 2012, come e’ stato concesso ai lavoratori degli altri settori, che
hanno potuto usufruire delle norme precedenti, diritto coartato ai lavoratori
della scuola, che avevano un’unica uscita possibile (31 agosto 2012).
Abbiamo assistito
increduli all’ultima voltafaccia del Governo Renzi, che al Senato in modo
incredibile e inconcepibile, se non fuori dalle norme che regolano gli
emendamenti,ha salvato i giornalisti e invece ha sbattuto fuori noi che
facciamo parte della P.A..
Esso ci ha sbattuto in faccia l’ennesimo
rifiuto a risolvere la questione Q96 e permetterci di goderci la meritata
pensione, anche se eravamo soggetti alla ghigliottina del TFS procrastinato,
anche di 7/8 anni.
Una vergognosa
sceneggiata, illudendoci per il terzo anno, con la solita promessa di rinviarlo
ad un prossimo DL, di cui al momento non si vedono le avvisaglie.
Nemmeno l’impegno
di tutti i partiti e’ servito a smuovere
questo governo, come i precedenti, che non vogliono toccare le vergognose
scelte del governo Monti - Fornero, scelte dettate dai mercati e non da
esigenze reali.
Siamo vittime e emblema del ricatto a
cui tecnici plenipotenziari, prestanome dei governi, decidono della vita e delle scelte di
migliaia di lavoratori, malgrado loro siano milionari e non tocchino mai i loro
interessi.
Abbiamo visto
svanire la possibilità per almeno altri 4 mila precari di essere
sistemati, malgrado la loro decennale attesa e malgrado anche loro abbiano
acquisito un diritto inalienabile, conquistato dopo tanti anni di attesa di
lavoro e precarietà non solo del posto
di lavoro, ma anche di vita, spesso spostandosi da regione a regione per
garantirsi una vita meno grama, anche a 40 anni.
Vorremmo
rivolgerci a tutto il mondo della scuola, a tutte le organizzazioni, a tutte le
strutture e comitati affinché in un sussulto di dignità, la stessa che noi
abbiamo dimostrato in questi anni, scendano in piazza con noi, affinché la
soluzione di Quota96 sia il primo passo per una cambiamento del governo nei
confronti di tutto il personale della scuola, che ha la necessita’ di
investimenti, di ringiovanimento del
personale e di un piano serio sulla scuola, senza i proclami e le scelte
sbagliate a cui abbiamo assistito in questi ultimi tempi e periodi.
Vogliamo
che il governo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico approvi uno o più
D.L. per il diritto alla pensione di Q96
dal 1 settembre 2014 e affronti il problema del precariato e dei problemi della
scuola.
Per questo
invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione del 29
agosto, ore 11 a Roma, aperta a tutti e disponibili a confrontarci per
organizzarla insieme.
Il comitato organizzatore.
Tatjana
Gergic mail:
tatjanage@yahoo.it
Venere
Anzaldi mail:
venere.anzaldi@virgilio.it
Francesco
Martino mail: francoamrtino@libero.it
Antonio
Busato mail: anto.busato@gmail.com