Perché certi DS, presidenti di rete di scuole sono contrari ai Ministri che provengono dal mondo accademico ?
Sulle pagine del sito web Orizzonte Scuola
in un articolo del 16 febbraio 2014 dal
titolo “ Appello
per un Ministro dell'Istruzione competente. Le lettere dei Dirigenti Scolastici
“ si legge: " Perché all'Istruzione ci vuole un ministro - tecnico puro. ( di un Dirigente
Scolastico, presidente di rete di scuole ) Non un docente universitario o un
rettore; non un intellettuale ; meno ancora un economista o un giurista.
No: all'istruzione ci vuole un tecnico, che conosca sin nelle pieghe più
recondite l'immane ed insensato apparato amministrativo -
burocratico in cui sta affondando la scuola di stato “. Un vero e proprio attacco al mondo accademico, ritenuto incapace di gestire le problematiche
della scuola. Ma il MIUR non è solo scuola , è anche Università. A questo
punto nasce spontanea una domanda - riflessione: Perché certi Dirigenti
scolastici, presidenti di rete di scuole criticano personalità del mondo
accademico come Profumo, Carrozza e Giannini diventati in questi ultimi anni Ministri dell’istruzione
? Il dubbio, per non cadere dalla padella alla brace. è quello di capire quali sarebbero le conseguenze decisionali se andassero al potere certi
Dirigenti scolastici, presidenti di rete di scuole. In altre parole il rischio, quando si leggono certe affermazioni, è quello di poter mandare in barca oltre le scuole
anche il sistema universitario. Secondo noi di RTS, sempre nel massimo rispetto degli ultimi tre Ministri e del mondo accademico da cui provengono, al comando del MIUR prima o poi si dovrebbe provare un insegnante, uno di quelli che per lustri abbia subito sulla propria pelle le decisioni di certi Dirigenti scolastici, presidenti di rete di scuole. Ai posteri la risposta.
Aldo Domenico Ficara