Il
Collegio dei Docenti del liceo L. Pasteur di Roma, in risposta all’invito del
Governo, del MIUR e dell’USR (nota MIUR prot. n° 3043 del 2/10/2014;
circolare USR prot. n° 25529 del 3/10/2014), a discutere sulla proposta di riforma
“La buona scuola”, dopo un’attenta analisi esprime profonda preoccupazione per i
seguenti aspetti :
1)
Il piano “La buona scuola” interviene su una serie di
materie che sono oggi oggetto del CCNL o della Contrattazione Nazionale di II
livello: progressioni stipendiali, mobilità del personale della scuola a
livello regionale o locale, attribuzione incarichi aggiuntivi.
2)
La riforma non prevede investimenti nella scuola
pubblica, tranne che per la stabilizzazione dei precari in realtà già prevista
dalla normativa europea, per cui tutte le novità inserite nella proposta
verrebbero attuate a costo zero.
3)
L'abolizione degli scatti di anzianità e l'accesso
alle progressioni per il solo 66% del personale è penalizzante e mortificante per
la totalità dei docenti; discutibile in quanto stabilisce a monte una soglia di
meritevoli e una percentuale di personale che sarà esclusa da qualsiasi
progressione di stipendio; problematica quanto all'individuazione di criteri di
definizione di tale “merito”
4)
Gli “scatti di competenza”, introdurranno una forte
competizione tra docenti, mineranno la cooperazione e la collaborazione che
sono invece fondamentali per stimolare la didattica e la creazione di un ambiente di lavoro coeso
e positivo. I docenti, infatti, per essere compresi nel 66% dei “meritevoli”,
saranno spinti ad accumulare “crediti”, e quindi oneri, oppure a chiedere il
trasferimento in altra scuola, a danno della qualità dell’insegnamento e della
continuità didattica.
5)
La proposta di riforma interviene in senso
peggiorativo – come il vecchio DDL Aprea-Ghizzoni – sugli organi collegiali,
riducendo il ruolo dei lavoratori e rafforzando quello del Dirigente Scolastico
e dei soggetti privati, di cui è previsto l’ingresso anche nel Nucleo di Valutazione.
6)
L'istituzione dell'organico funzionale per reti di
scuole rischia di trasformare una parte dei docenti che oggi lavorano nelle
scuole con contratti fino al termine delle attività didattiche in “sostituti”
del personale assente; la maggioranza delle nuove assunzioni non aggiungerà cattedre
all’organico di diritto, mentre si creeranno bacini di docenti a disposizione
di più scuole. Oggi i nuovi assunti, domani tutto il personale docente.
7)
I riferimenti contenuti nel piano “La buona scuola”
alla possibilità per il Dirigente di
“creare la propria squadra con i docenti più adatti” sono molto preoccupanti,
in quanto implicano un rafforzamento del ruolo e delle prerogative del
Dirigente Scolastico nel reclutamento del personale e nell'utilizzo delle risorse
professionali, prefigurando la chiamata diretta, con ricadute discrezionali
sulla mobilità degli insegnanti e del personale ATA.
8)
La dichiarazione di impossibilità da parte dello
Stato, contenuta nel piano, di garantire i finanziamenti alla scuola pubblica e
la definizione di forme di collaborazione con enti privati appare gravemente in
contrasto con il mandato istituzionale che la Costituzione assegna alla scuola
della Repubblica.
Roma, 27
ottobre 2014
Il collegio dei
docenti del liceo L. Pasteur