di Vincenzo Pascuzzi – 2 gennaio 2015
Più renzista dello stesso Renzi, così appare il bravo preside friulano Stefano Stefanel che è andato nel panico e nella disperazione quando ha realizzato che “La Buona scuola come proposta di mobilitazione nazionale per arrivare ad una nuova normativa condivisa è proprio fallita”, cioè semplicemente non è stata condivisa!
I malvagi responsabili del fallimento di “una delle più grandi occasioni mai perse” sarebbero “tutti coloro che si sono opposti praticamente a tutto (?!) con una consistenza sia di toni sia di contenuti che i sostenitori della proposta …. non sono mai riusciti ad avere”. Forse chi si oppone lo deve fare debolmente, con grazia e per finta?!
Altre e particolari responsabilità vanno imputate a “l’intelligente boicottaggio culturale dei sindacati”, a ”l’aggressività di coloro che in nome del diritto allo studio e della difesa della Costituzione bocciano sempre tutto” e anche a “l’oggettiva debolezza del fronte renziano messo a difesa della proposta”.
Che dire? Non sapevamo e apprendiamo ora dell’esistenza di un “fronte renziano ecc.” (quindi non si trattava di condivisione ma di scontro frontale!), dell’aspettativa o della presunzione di comportamenti sindacali non-intelligenti (aspetto questo da approfondire) e dell’esistenza di reprobi intenzionati a difendere il diritto allo studio e – pensate – addirittura la Costituzione!
L’invettiva del preside Stefanel prosegue sicura e decisa: “Il mondo della scuola si dimostra impermeabile ad ogni idea di cambiamento, …. L’organizzazione generale del mondo scolastico non funziona, la burocrazia è fortemente molesta ….”
Anche qui, che dire , come ribattere? “Il mondo della scuola” è indicazione generica e imprecisa e comprende anche i presidi, salvo indicazione contraria. “ogni idea di cambiamento” non è detto, è da verificare. Di certo, il concorsone di Berlinguer, la 24 ore settimanali di Monti e Profumo, addirittura le 36 ore di Reggi (e Renzi?) hanno trovato - e per fortuna - resistenza adeguata! La burocrazia? Questa è responsabilità del governo, lo stesso che propone improponibili “buone scuole”. Perché Stefanel non si rivolge a Renzi?
Anche qui, che dire , come ribattere? “Il mondo della scuola” è indicazione generica e imprecisa e comprende anche i presidi, salvo indicazione contraria. “ogni idea di cambiamento” non è detto, è da verificare. Di certo, il concorsone di Berlinguer, la 24 ore settimanali di Monti e Profumo, addirittura le 36 ore di Reggi (e Renzi?) hanno trovato - e per fortuna - resistenza adeguata! La burocrazia? Questa è responsabilità del governo, lo stesso che propone improponibili “buone scuole”. Perché Stefanel non si rivolge a Renzi?
Per finire, l’opposizione alla presunta “buona scuola” è stata fatta con articoli, documenti e mozioni articolate, argomentate, motivate e anche votate. Il bravo preside replichi anche lui con i suoi argomenti a questi documenti e mozioni, il “mondo della scuola” non potrà che essere disponibile al confronto dialettico e anche alla conta.