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APPELLO per l’adesione alla manifestazione nazionale UNIONS!
26 marzo
2015
Il Comitato nazionale a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare -LIP-
“ Per una buona scuola per la Repubblica”, oggi trasformata in disegno di legge
e presentata sia alla Camera che al Senato, insieme ai 20 comitati territoriali
LIP sorti in altrettante città negli ultimi 6 mesi, insieme al Coordinamento
nazionale per la scuola della Costituzione, all’Associazione nazionale per la
scuola della Repubblica e a decine di altre associazioni e comitati piccoli e
grandi, senza dimenticare idealmente le centinaia di insegnanti, studenti,
genitori, collaboratori scolastici e studiosi che l’hanno elaborata e i
centomila cittadini e cittadine che l’hanno sottoscritta
ADERISCE
con convinzione alla manifestazione nazionale UNIONS! indetta dalla
Fiom-Cgil, per sabato 28 marzo a Roma.
Aderisce perché ci riguarda, perché
riguarda tutte e tutti noi, noi che studiamo, che viviamo del nostro lavoro, che
un lavoro ancora lo cerchiamo, che lottiamo affinché i nostri figli abbiano un
futuro dignitoso, noi che aspiriamo ad una democrazia giusta e intelligente.
Aderisce per i diritti, ogni giorno di
più negati, cancellati, dimenticati, messi in soffitta in nome di un cinismo
economico che antepone il profitto comunque sia alla qualità della vitae alla
dignità delle persone.
Aderisce per il lavoro, che ogni giorno
di più viene a mancare, con la disoccupazione giovanile che tocca percentuali
superiori al 40%, aggredito da norme che lo frantumano, lo degradano a
schiavitù, con salari che non garantiscono più neppure l’uscita dalla povertà.
Aderisce per la democrazia, messa a
rischio da una riforma costituzionale, da una legge elettorale e da norme
ordinarie dal fortissimo sapore autoritario a fronte di un deficit di
rappresentanza senza precedenti e con tassi di astensionismo mai visti prima. Segnali
di un disagio diffuso che non trova risposte.
Aderisce per la giustizia sociale, affinché
beni inalienabili come il diritto alla salute, il diritto all’assistenza
sociale, il diritto all’istruzione siano a disposizione di tutte e tutti, senza
distinzioni e lontani dagli appetiti di chi pensa che “privatizzare sia meglio”.
Aderisce per la legalità, affinché il
morso della corruzione, delle mafie, dell’evasione fiscale, del nepotismo
dilagante allentino la loro presa e vengano cancellati per sempre.
Aderisce per l’Europa, per un Europa
cui guardare con fiducia, sensibile ai bisogni delle persone, razionale quando
si tratta di riconoscere diritti civili e di cittadinanza, rispettosa delle
differenze e attenta alle istanze che vengono dalla propria base popolare. Un’Europa
solidale, garanzia di pace, uguaglianza e libertà. Questa Europa che abbiamo
sognato e a cui aspiriamo non c’è. Non c’è per nulla. Non resta che mettersi al
lavoro per darle nuova vita.
Aderisce per la scuola della
Costituzione, perché la scuola pubblica statale che garantisce uguaglianza di
opportunità, in quanto gratuita, laica, aperta a tutte e tutti,e’ in serissimo
pericolo. Il progetto di riforma del governo, cosiddetto “Buona scuola”, prevede
un forte incremento dei finanziamenti alle scuole private con la conseguenza di
impoverire ulteriormente le scuole pubbliche statali sottraendo loro risorse
essenziali. Prevede un preside-manager decisionista e tuttofare a scapito di un
drastico ridimensionamento degli organi collegiali che garantivano un “governo”
democratico della scuola attraverso la partecipazione di insegnanti, studenti e
genitori. Prevede una insana competizione fra insegnanti che finirà, inevitabilmente,
per produrre solo nevrosi e stress, ma anche una insensata competizione fra
scuola e scuola tale da rendere i nostri istituti scolastici facili prede di
interessi privati che nulla hanno a che fare con un bene comune qual è
l’istruzione pubblica. Per non parlare della prevista alternanza di scuola e
lavoro al limite dello sfruttamento minorile.
La Legge d’Iniziativa Popolare che
abbiamo presentato in Parlamento, a differenza del piano scuola di Renzi, è una
legge che fa propri i principi dettati dagli art.3, 33 e 34 della nostra
Costituzione.
E’ una legge nata con l’intento di dare
alla scuola la possibilità di formare non solo i lavoratori, i dirigenti, i
quadri di domani ma innanzitutto cittadini e cittadine consapevoli dei propri
diritti e coscienti dei propri doveri. E’ una legge che propone per la scuola
pubblica statale finanziamenti pari alla media europea. Prevede che gli
insegnanti cooperino in modo solidale fra loro con l’unico scopo di preparare i
propri allievi ad una vita sociale e professionale degna di una democrazia
matura. Prevede organi democratici di controllo e di indirizzo composti da
studenti insegnanti e genitori. Prevede gratuità e accoglienza per tutte e
tutti. Prevede l’obbligo scolastico a 18 anni. Prevede per gli insegnanti una
formazione continua in modo che siano messi nelle condizioni di valutare,
collegialmente, le proprie capacità didattiche e pedagogiche piuttosto che
essere giudicati dall’esito di improbabili e inaffidabili quiz.
E’ una legge che considera la scuola un
bene preziosissimo per il paese-tutto e di conseguenza si oppone ad ogni
tentativo di trasformare l’istruzione pubblica in una merce, di privatizzare
insegnanti, saperi e destini.
Ecco perché il mondo della scuola
pubblica statale accoglie e fa proprie le ragioni che hanno spinto il mondo del
lavoro, la Fiom-Cgil, a immaginare e quindi organizzare la manifestazione
nazionale di sabato 28 marzo a Roma.
ROMA – PIAZZA ESEDRA ORE14 –
PIAZZA DEL POPOLO ORE 16