Azioni
contrarie alla buona scuola renziana
Verso la fine dello scorso maggio 2015 a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, è nato il 29° comitato territoriale LIP e l’associazione locale "Per la Scuola della Repubblica" . In un convegno collegato alla nascita della LIP (http://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-nato-il-29-comitato-territoriale-lip.html ) a Lamezia il prof.re Lucio Ficara, redattore della “La Tecnica della Scuola”, inizia con l’analisi della violazione di diritti acquisiti, di fatto definendo un “job-act della scuola” e una abolizione dell’articolo 18. Si prospetta infatti un aumento del carico di lavoro a parità di stipendio, ed una contrattazione di istituto che non avrà più senso fare per mancanza di fondi. La preoccupazione non è la chiamata diretta, perché di fatto non è attuabile. Il CCNL rappresenta un ostacolo alla applicazione del DDL, insieme alle graduatorie, essendo quindi gli elementi che dovranno essere aboliti a breve. Gli articoli 28 e 29 del CCNL non potranno essere rispettati, pertanto il prossimo attacco sarà proprio a questa forma di tutela, ferma dal 2007. Per dare attuazione al ddl occorre conferire poteri maggiorati ai presidi, in quanto è utile tenere sotto ricatto il corpo docente, destinato ad accettare qualsiasi incarico, con la decadenza e superamento anche delle 6 ore massime aggiuntive. Afferma inoltre: "Io non ho paura di quello che è scritto in questa Riforma, ma di quello che non è scritto”, riferendosi quindi alle deleghe in bianco dell'art.21, che di fatto rimetterebbero le riforme di diversi settori della scuola nelle sole mani dei ministri, scavalcando qualsiasi dibattito e confronto con i rami del Parlamento. Conclude esortando l’adozione della LIP e affermando con amarezza che “questo Stato ha svenduto la scuola pubblica sull’altare della troika”.
Voti favorevoli alla buona scuola renziana
Il 25 giugno 2015 la senatrice Doris Lo Moro vota a favore dell’approvazione
della legge sulla buona scuola voluta dal Premier Renzi.
Su Wikipedia si scrive (https://it.wikipedia.org/wiki/Doris_Lo_Moro
): Doris Lo Moro (Filadelfia, 12 agosto
1955) è un'ex magistrato
e politica
italiana.Ha
svolto l'attività di magistrato, come giudice presso il Tribunale
penale di Roma.
Ha iniziato la sua esperienza politica nel 1993 come sindaco di Lamezia Terme
(dopo due anni di commissariamento dell'ente locale per infiltrazioni mafiose),
la città in cui risiede, ed è rimasta in carica per due mandati, fino al 2001, guidando Giunte di
centrosinistra. Componente della direzione nazionale dei Democratici di
Sinistra, è stata vicepresidente nazionale della Lega delle Autonomie e
presidente della società consortile Sviluppo area ex Sir (poi denominata
Lamezia Europa). Impegnata nel settore antimafia, ha preso parte
all'associazione Libera. Membro del comitato dei soci
ispiratori della Nuova Minerva, è stata collaboratrice della rivista Minerva
e del settimanale Minerva Week. Nel 2005 viene eletta al Consiglio Regionale della Calabria,
candidata nella lista dei DS, ed entra a far parte della Giunta Regionale
guidata da Agazio Loiero in qualità di assessore alla
Tutela della Salute. Viene riconfermata nel Loiero-bis (a settembre 2006). Lascia l'incarico
di assessore regionale a metà legislatura (novembre 2007), con la
riformulazione della Giunta. Successivamente viene eletta presidente
dell'assemblea costituente regionale del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2008
viene eletta alla Camera dei deputati nelle liste del PD. È una dei quattro
candidati alle elezioni primarie organizzate dal PD della Calabria, il 17
gennaio 2010,
per individuare il candidato alla presidenza della Regione da proporre alla
coalizione di centrosinistra. Nel dicembre 2012 si candida alle
primarie del PD, in provincia di Catanzaro, indette per
eleggere i candidati del partito al Parlamento italiano in
vista delle Elezioni politiche italiane del 2013,
le primarie si sono svolte il 29 dicembre 2012 e l'On. Lo Moro ha ottenuto
4.446 preferenze posizionandosi al secondo posto tra i vari candidati e
ottenendo l'elezione come candidata del PD al Parlamento italiano per le elezioni del
2013. L'8 gennaio 2013
la direzione nazionale del PD candida l'On. Lo Moro al Senato della Repubblica Italiana
nella posizione numero due della lista PD nella regione Calabria. Il 25 febbraio 2013
viene eletta Senatrice della Repubblica Italiana. Nel 2014, nella giunta delle
elezioni e delle immunità parlamentari, vota contro l'autorizzazione ad
utilizzare le intercettazioni telefoniche a carico del Senatore Antonio
Azzollini, respingendo la relazione del Senatore Felice Casson
(del suo stesso partito, PD).. Azzollini era indagato per una maxi
truffa da 150 milioni di euro legata all'opera di costruzione del porto di
Molfetta, appaltata nel 2007 e mai terminata.
Aldo
Domenico Ficara