5 professoresse anti riforma scolastica 107/15: un esempio contrastivo da emulare per amore della scuola pubblica
Le 5 Professoresse che nel 2015 si sono maggiormente esposte nella lotta contro la Riforma della scuola sono state:
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Marina Boscaino
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Marcella Raiola
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Sandra Zingaretti
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Monica Fontanelli
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Camilla Ancona
Marina Boscaino:
Su Il Fatto Quotidiano così è descritta:
“Insegnante di Italiano e Latino (non fannullona!) in un liceo classico di
Roma, fa parte del comitato tecnico-scientifico di ProteoFareSapere e
dell’associazione Per la scuola della Repubblica. Coltiva consapevolmente
diverse ostinazioni: continua a credere nella scuola della Repubblica, della
quale commenta come pubblicista le attuali tristissime sorti, dal suo blog (Stampanonrassegnata.bibienne.
) e anche da rubriche che cura su alcuni siti; rifiuta le nostalgie
del passato, pur sostenendo che quello dell’insegnante è il lavoro più politico
che esista e cercando di stimolare competenze di cittadinanza culturale e
critica nei suoi studenti; investe nella partecipazione, nell’impegno e nella
condivisione per sostenere la scuola della Costituzione: assemblee, seminari,
convegni, interventi non solo per dire no, ma per proporre alternative. Non può
rinunciare a Lorenzo e Margherita, al suo i-Mac, alla montagna d’estate, a
cantare, anche soltanto in auto “.
Marina
Boscaino, inesauribile animatrice del Comitato Nazionale a sostegno della Legge
di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica, intervistata ad
Agorà il giorno dell'approvazione alla Camera della cosiddetta "buona
scuola" di Matteo Renzi.
Marcella Raiola:
Marcella Raiola, insegnante precaria di
Napoli ed inarrestabile animatrice delle lotte contro la cosiddetta "buona
scuola" del governo Renzi, è intervenuta ad Agorà il giorno dopo la
pubblicazione della sua lettera sul quotidiano La Repubblica (http://www.repubblica.it/scuola/2015/...)
in cui spiegava i motivi per i quali ha deciso di non presentare la domanda di
partecipazione al piano straordinario di assunzioni.
Sandra Zingaretti:
Per Lei si riportano
le parole di Lucio Ficara da La Tecnica della Scuola (http://www.tecnicadellascuola.it/item/16563-sandra-zingaretti-imposimato-e-l-esempio-civico-per-salvare-la-scuola-pubblica.html
): “ Chi è la
prof.ssa Sandra Zingaretti? Qualcuno, come riportato da un documento ANP
dell’Emilia Romagna, la vorrebbe etichettare come una docente contrastiva,
invece è una docente che ama la scuola pubblica e la Costituzione della
Repubblica italiana. Sandra è quella professoressa che davanti alla minaccia
del genocidio culturale della scuola, alla riduzione dei diritti
acquisiti degli insegnanti, alla mortificazione professionale dei docenti e
all’aziendalizzazione della scuola pubblica, non si gira dall’altra parte, ma
si espone e ci mette la faccia “.
Monica Fontanelli:
Da RaiNews: “ Come il 24 aprile scorso
alla Festa dell'Unità di Bologna, anche a Ferrara, dopo una lunga
contestazione, è stato annullato il dibattito in programma alla festa
dell'Unità con il ministro dell'istruzione Stefania Giannini. "E non
finirà qui - spiega Monica Fontanelli, insegnante dei Partigiani per la scuola
-. Saremo presenti a tutte le feste dell'Unità per sbugiardarli perché questo
governo mente regolarmente, è il governo dei falsi annunci. Smascheriamo le
loro bugie".
Intervento
di Monica Fontanelli, Partigiana della Scuola Pubblica, alla Festa del P.C.L.,
dedicata alle lotte sociali, dell' 11 settembre 2015
Camilla Ancona:
Da
RaiNews24: "Con questa riforma verrà meno anche la continuità didattica
perchè il preside potrà decidere, ogni tre anni, di rinnovare il parco
insegnanti come fossimo auto usate di cui disfarsi. Ma il ciclo nella scuola
elementare è quinquennale: perciò si deve progettare in questo arco di
tempo" spiega un'insegnante romana, Camilla Ancona, intervistata sulla
riforma voluta dal governo Renzi. "Il gran numero delle scuole vedrà
diminuire la qualità formativa. E poi ci sarà la gara alla scuola migliore come
oggi c’è la gara all’università prestigiosa. Nel momento in cui il preside ha
questa potere così assoluto non ci può essere imparzialità perché sceglierà solo
persone che si adattano alla sua linea educativa. Che può essere valida o meno.
In un paesino del sud chi pensate che assumerà il capo d’istituto? Magari la
nipote, il figlio di qualche amico: si sta creando un sistema corruttivo
spaventoso".
Oltre loro 5 ci sono altre centinaia di donne
insegnanti pronte alla lotta dialettica per difendere ciò che è rimasto della
scuola pubblica.