In un post pubblicato nel sito web dell’Associazione
Nazionale Presidi si legge: “ Nel quadro delle azioni in difesa della
retribuzione dei dirigenti, lo scorso 9 novembre
ANP ha chiamato in giudizio il Ministero per condotta antisindacale
concretizzata nella mancata informativa e conseguente determinazione del FUN
per il 2015-2016 (http://www.anp.it/anp/doc/udienza-del-23-dicembre--davanti-al-giudice-del-lavoro-di-roma-_-anp-contro-il-ministero-per-il-fun-2015-2016
). Oggi si è tenuta l’udienza durante la quale il Giudice ha ascoltato le parti.
Il MIUR, per il tramite dell’Avvocatura, solo ieri ha depositato la propria
memoria difensiva che è stata consegnata ad ANP nel corso dell’udienza di oggi.
Il Giudice, a seguito dell’evidente impossibilità dell’Associazione di
predisporre le proprie controdeduzioni, ha aggiornato l’udienza al prossimo 11
gennaio “. A tal proposito l’ANP ha diffidato il Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca, in persona del Direttore Generale alle risorse
umane pro tempore e del Direttore Generale alle risorse finanziarie pro
tempore, a disporre l’immediata determinazione e ripartizione del Fondo Unico
Nazionale dei dirigenti scolastici e a darne contestuale comunicazione alla
scrivente organizzazione sindacale nonché agli Uffici Scolastici Regionali per
l’avvio delle contrattazioni relative all’anno 2015‐2016. Si ricorda che il MIUR ha convocato le Organizzazioni Sindacali
dell’area V della dirigenza scolastica sul Fondo unico per la retribuzione di
posizione e di risultato dei dirigenti scolastici degli anni scolastici
2012/2013 e 2013/2014. Si tratta dei primi anni nei quali il decreto Tremonti
(2010) ha prodotto i suoi effetti di blocco della retribuzione dei
dipendenti pubblici determinando a causa dell’interpretazione data dal MEF
l’iniquo risultato di ridurre la retribuzione dei dirigenti scolastici. A
questo punto può sembrare facile dire che si percepisca aria di contrastività, pari a quella che la stessa ANP vorrebbe eliminare all’interno dei singoli istituti
scolastici, insomma due pesi e due misure contrastive