In questo
breve contributo si vuole evidenziare una nuova visione contributiva all’interno
delle scuole italiane. Una rivoluzione copernicana
degli stipendi, che porti ad un ribaltamento quantitativo delle remunerazioni
dei soggetti laureati operanti all'interno delle scuole, ovvero dare uno stipendio agli insegnanti migliori
superiore a quello dei Dirigenti scolastici.
Tempo fa la rete Eurydice rese
disponibile una raccolta di dati sugli stipendi degli insegnanti europei,
partendo dalle scuole dell’infanzia, per arrivare a quelle dell’istruzione
secondaria superiore. I dati presentati, che furono raccolti sulla base di
documenti ufficiali, usando definizioni comuni che garantivano la comparabilità
delle informazioni nazionali e l’attendibilità della comparazione tra paesi,
basandosi sui seguenti 5 punti principali:
§ livelli decisionali responsabili
della definizione degli stipendi nelle scuole pubbliche;
§ stipendi nelle scuole private;
§ stipendi lordi annui minimi e
massimi per gli insegnanti nelle scuole pubbliche;
§
aumento/diminuzione degli stipendi
negli ultimi due anni;
§ indennità stipendiali.
La stessa
rete Eurydice propose anche alcuni esempi numerici , tra i quali nel nostro
ragionamento prendiamo quelli italiani e quelli lussemburghesi. Un insegnante italiano di liceo guadagna, a
inizio carriera, 24 669 € e, a fine carriera, arriva al massimo a 38 745 €,
mentre gli insegnanti del Lussemburgo
sono quelli che percepiscono gli stipendi lordi annui più alti arrivando a un
massimo di 125.671 €.
Detto questo, nelle
scuole italiane per invertire un trend culturale ribassista, si dovrebbe
agganciare la retribuzione degli insegnanti italiani oggettivamente migliori (
coloro i quali portano un vero valore aggiunto di competenze al sistema
scolastico nazionale ) a quella dei colleghi lussemburghesi, e in alcuni casi
superarla.
Aldo Domenico Ficara