Nel sito web Il Sussidiario si inneggia alla creazione di un gruppo
Facebook di Dirigenti scolastici italiani ( rigorosamente chiuso ) che auspica
la liberazione della scuola. Ma come si vuole liberare la scuola ? Dal
manifesto di intenti di questo gruppo ( http://www.dirigentiscolasticitaliani.it/wp/wp-content/uploads/2016/02/LIBERARE-LA-SCUOLA.compressed.pdf
) si vogliono estrarre due punti molto significativi:
1.
Responsabilità della sicurezza posta in capo al dirigente:
di tutto il personale
e dell’utenza, in presenza di edifici, di proprietà di Comuni e Province,
spesso in cattivo stato di manutenzione e ancora privi della prevista
documentazione (agibilità e prevenzione incendi). A fronte di questa enorme
responsabilità in capo ad un singolo, non vi è praticamente
possibilità di intervento sui reali problemi
che affliggono gli edifici scolastici
5.
Stipendi bloccati come per tutta la Pubblica Amministrazione
Per i dirigenti si aggiunge il
paradosso di una diminuzione della retribuzione, per alcuni dell’ordine di
centinaia di euro mensili, a fronte di un carico di lavoro e di responsabilità
sempre maggiori e ormai insostenibili. Siamo solidali con tutto il personale
della scuola, che vive con retribuzioni inadeguate
Quindi
in sintesi più soldi nello stipendio del Dirigente scolastico italiano e meno
responsabilità, soprattutto dal punto di vista spinoso della sicurezza
strutturale degli edifici scolastici. Posizioni egoistiche di categoria per
accumulare potere gestionale a discapito degli altri operatori della scuola. Come arginare
queste derive di comando ? Con un impegno tenace ed assiduo nel portare avanti
i quattro quesiti referendari sulla scuola:
1. SCHOOL BONUS: si
chiederà di cancellare un beneficio di fatto riservato alle scuole private: le
erogazioni liberali non dovranno più essere riservate alle singole scuole, ma
all’intero sistema scolastico, scongiurando così anche la possibilità che le
scuole private sfruttino tali meccanismi per eludere le tasse su una parte
delle rette;
2. POTERI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: formulazione
che abroghi la chiamata diretta degli insegnanti da parte del dirigente
scolastico sugli ambiti territoriali per incarichi solo triennali;
3. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: abrogazione
dell’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnico-professionale,
lasciando le scuole libere di organizzare tali attività come hanno sempre
fatto;
4. VALUTAZIONE DEL MERITO DA PARTE DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO: abrogazione parziale dei relativi commi, allo
scopo di ripristinare le funzioni precedenti del comitato di valutazione
secondo il T.U. (Dl 297/94) e attribuzione del fondo per la valorizzazione dei
docenti alla contrattazione.
Articolo dedicato a tutti gli studenti e
insegnanti
morti a causa di una scuola insicura e mal gestita