All’interno del liceo Pizzi di Capua poteva
avvenire una tragedia. Infatti, dal
soffitto di una delle classi al primo piano dell’edificio scolastico, si sono
staccati numerosi calcinacci che si sono abbattuti – intorno alle 8,10 – su
banchi e sedie, a quell’ora fortunatamente non ancora occupati dagli
studenti. Se il cedimento si fosse verificato durante l’orario scolastico,
ovvero dopo circa dieci minuti, le conseguenze sarebbero state infatti,
inimmaginabili. In un articolo pubblicato su un sito web locale (http://www.corrierecaserta.it/notizie-marcianise-santa-maria-capua-vetere-capua/marcianise-santa-maria-capua-vetere-capua-cronaca/2016/05/19/capua-sfiorata-la-tragedia-al-liceo-pizzi-cadono-calcinacci-unaula-iniziassero-le-lezioni.html ) si scrive: “ Sul
posto, sono presenti alcuni dipendenti della Provincia, per la verifica e la
quantificazione dei danni. Risale a pochi mesi fa, un intervento di restauro e
consolidamento della struttura, con installazione di reticolo preventivo lungo
tutto il soffitto dell’Aula Magna e di alcune classi del secondo piano “. Su
questo ennesimo episodio di crolli nelle scuole, tra le altre cause, non va esclusa la possibile erronea
costruzione del solaio ( considerato la presenza di numerosi calcinacci ).
Infatti, vale la pena ricordare che già il vecchio D.M. del 14 febbraio 1992
(al capitolo 7, che si ritrova anche nel successivo D.M. 1996) raccomandava di
porre particolare attenzione al controllo dell’integrità dei blocchi da mettere
in opera, con riferimento ad eventuali fessurazioni o a parti danneggiate,
causate dalla movimentazione, così come attenzione doveva essere posta nel
bagnare attentamente i laterizi prima del getto. Inoltre all’origine di gran
parte dei fenomeni c’è l’errata modalità di getto del calcestruzzo all’interno
dei travetti (per i solai misti in c.a. gettati in opera l’armatura dei
travetti deve essere posta all’interno delle “gole” lasciate tra le pignatte e
completata col getto in opera del calcestruzzo.
Aldo Domenico Ficara