Nella parte conclusiva di una risposta ( http://www.dirigentiscolasticitaliani.it/wp/wp-content/uploads/2016/04/risposta-a-Liberare-la-scuola.pdf ) alla lettera inviatagli dai
Dirigenti Scolastici Italiani, Giorgio Rembado, Presidente
Nazionale di ANP, così scrive: “ Per quanto riguarda, inoltre, la vostra
affermazione secondo cui agli incrementi retributivi non corrisponderebbero “nuovi
o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, la riteniamo del tutto
infondata. Innanzitutto perché è
agevolmente stimabile che servono almeno 350 milioni annui (lordo Stato) per
effettuare una piena equiparazione rispetto ai dirigenti amministrativi
ministeriali. Dirigenti che, peraltro, non sono certo quelli meglio retribuiti
nel settore pubblico. In secondo luogo
perché riteniamo che lo Stato debba riconoscere ufficialmente e
pubblicamente, attraverso tale dislocazione di risorse, che la dirigenza delle
scuole è una leva strategica di fondamentale importanza nel processo di innovazione
e miglioramento dell’istruzione. Si tratta di una scelta squisitamente politica
come quella recentemente compiuta dal legislatore che, con la legge 107, ha
destinato 380 milioni di euro per dotare i docenti di un bonus di 500 euro a
fini di formazione. Chiediamo, dunque, che vengano reperite risorse comparabili
– si tratta di una somma importante ma assolutamente sostenibile per il
bilancio dello Stato – per riconoscere la rilevanza della nostra funzione di garanzia per l’utenza
“.
Da quanto riportato le interpretazioni comparative tra gli incrementi
retributivi desiderati dai Dirigenti scolastici
e i bonus di 500 euro a fini di formazione dei
docenti, possono essere 3:
1. Proseguire il finanziamento annuo di 380
milioni di euro per i bonus di 500
euro a fini di formazione dei docenti, aggiungendo quello di 350 milioni annui
per incrementi retributivi dei Dirigenti
scolastici
2.
Abolire
il finanziamento annuo di 380 milioni di euro per i bonus di 500 euro a fini di formazione dei
docenti, sostituendolo con quello di 350 milioni annui per incrementi
retributivi dei Dirigenti scolastici
3.
Raddoppiare
il finanziamento annuo di 380 milioni di euro per i bonus di 500 euro a fini di formazione dei
docenti, portandolo a mille euro annui.
Per RTS la terza interpretazione sarebbe, nel medio e lungo periodo,
quella più idonea per migliorare la qualità didattica delle nostre scuole.
Aldo Domenico Ficara