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“La vita fugge et non s'arresta una hora”. Usare il sonetto in una
lezione di due ore per primo anno di secondo biennio superiore. In classe c'è
un bes
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Poesia di Montale. Improntare una verifica finale per il quinto
anno delle superiori sul tema della memoria, inserendo anche Leopardi, Pascoli, Gozzano e Ungaretti con attenzione all'analisi
e alla comprensione. Fare anche una griglia di valutazione
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Curricolo di lettura per secondaria di primo grado di 3/4 testi di
cui anche stranieri sul tema del diverso, il profugo lo straniero. Spiegare
perché alla classe e quali collegamenti tra i testi
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Improntare una lezione sulla densità demografica di due ore a
primo anno primo biennio superiore
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Lezione di due ore sulla costituzione italiana per la secondaria di
primo grado
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Citazione di Sciascia sulla letteratura. Da qui dire
dell'importanza della didattica della letteratura e fare riferimenti alla nota
del 2014 sull'orientamento permanente
La vita fugge,
et non s'arresta una hora,
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;
e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi penser'fòra.
Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;
veggio fortuna in porto, et stanco omai
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;
e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi penser'fòra.
Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;
veggio fortuna in porto, et stanco omai
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
Questo sonetto esprime il
rimpianto per la vita trascorsa inutilmente nell'amore vano per la donna ormai
scomparsa e il timore della morte imminente, nella consapevolezza di aver
peccato e di essere prossimo a rendere conto della propria condotta di fronte a
Dio. Il dissidio interiore è espresso attraverso la metafora del viaggio in un
mare tempestoso, in cui l'unica luce era rappresentata dagli occhi di Laura e
che riprende una simbologia largamente usata nella letteratura religiosa del
Duecento.
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AD04 ( Ambito comprensivo delle classi di concorso A012 - Discipline letterarie scuola secondaria II grado - e A022 - Italiano, storia e geografia nella scuola secondaria I grado)