Alla domanda di uno studente sulle
migliori metodologie per guidare un’azienda, un importante manager italiano ha risposto senza troppi giri di parole. “Per
cambiare un’organizzazione ci vuole un gruppo sufficiente di persone convinte
di questo cambiamento, non è necessario sia la maggioranza, basta un manipolo
di “ cambiatori “. Poi vanno individuati i gangli di controllo
dell’organizzazione che si vuole cambiare e bisogna distruggere fisicamente
questi centri di potere.
Per farlo, ci vogliono i “ cambiatori ” che vanno
infilati lì dentro, dando ad essi una visibilità sproporzionata rispetto al
loro status aziendale, creando quindi malessere all’interno dell’organizzazione
dei gangli che si vuole distruggere. Appena questo malessere diventa
sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e
la cosa va fatta nella maniera più plateale e manifesta possibile, sicché da
ispirare paura o esempi positivi nel resto dell’organizzazione. Questa cosa va
fatta in fretta, con decisione e senza nessuna requie, e dopo pochi mesi
l’organizzazione capisce perché alla
gente non piace soffrire.
Quando capiscono che la strada è un’altra, tutto
sommato si convincono miracolosamente e vanno tutti lì. È facile”.
Ricapitolando quanto detto sopra, secondo
il parere di un importante manager italiano per
cambiare un sistema sociale si
deve ispirare paura, inducendo il
malessere, dando potere a un manipolo di persone fedeli alla visione del capo e
poi punendo in maniera esemplare chi si oppone.
Aldo Domenico Ficara