A Palermo una commissione del concorso a cattedra dopo
la correzione dichiara che sono stati «persi» i codici che permettono
l'abbinamento del compito al candidato. Infatti, sulle pagine del Corriere.it (http://www.corriere.it/scuola/medie/cards/concorso-prof-caos-ecco-10-casi-strani-commissari-parenti-computer-che-cancellano-risposte/record-bocciati_principale.shtml
) si scrive: “A Palermo, per la classe
di sostegno per le scuole medie, sono stati persi i codici con cui vengono
abbinati i compiti agli aspiranti professori. I candidati sono stati convocati
per riconoscere il proprio compito, ma molti si sono rifiutati. Quando si sono visti arrivare la mail per la
convocazione a scuola, si sono stupiti non poco i candidati nella classe di
concorso al sostegno nelle scuole medie a Palermo. «Nessuna possibilità di
delega», c'era scritto nella mail di invito a presentarsi a scuola. Ma quando
hanno scoperto il motivo, sono rimasti più che basiti: i commissari hanno
chiesto loro di riconoscere i propri compiti, perché dopo la correzione sono
stati «persi» i codici che permettono l'abbinamento del compito al candidato, e
quindi nessuno era più in grado di associare il voto al candidato, e di stilare
la classifica per l'ammissione agli orali. È successo il finimondo. Anche se la
commissione ha presentato una regolare denuncia per furto contro ignoti,
moltissimi candidati si sono rifiutati di riconoscere la prova, e hanno chiesto
l'annullamento. Altri invece lo hanno fatto, sperando di accelerare la
procedura e far andare avanti il concorso “. Dopo aver letto con stupore simili
avvenimenti, accaduti nel pieno vigore della legge 107/15 detta “ La Buona Scuola
“, due sono le domande che qualsiasi lettore si pone:
1.
La Buona Scuola diventa meno buona se si
perdono i codici con cui vengono abbinati i compiti agli aspiranti professori ?
2.
Perdere
i codici con cui vengono abbinati i compiti agli aspiranti professori
può essere un
titolo valido per la chiamata diretta ?
Aldo Domenico Ficara