La mia idea di governance
della scuola non è quella che ricalca l’attuale
figura professionale del Dirigente scolastico tuttofare ( figura professionale proposta per i prossimi lustri dai vertici di importanti associazioni di dirigenti ) , che dovrà subire suo malgrado
dolorose valutazioni della propria professionalità spesa sul campo, ma quella molto più
appropriata del preside elettivo, scelto all'interno di un apposito e qualificato albo professionale. Il preside elettivo,
infatti, dovrebbe essere investito da una funzione di coordinatore della
progettazione didattica e garante dell'attuazione del PTOF. Pertanto, in linea con quanto già affermato in passato dal sindacato GILDA, deve essere superata l'attuale anomalia tutta
italiana che vede attualmente a capo di un organo collegiale, espressione dei docenti,
un soggetto che non è docente. Ovvero un soggetto che fa parte di un'area
contrattuale separata, e che, a differenza di ciò che avviene in altri paesi,
non insegna più da anni, se non da decenni. Nei prossimi anni scolastici sarà difficile immaginare
una dirigenza autocratica a capo di istituzioni scolastiche con più di mille
allievi e con la compresenza di diversi indirizzi e gradi di scuola ( vedi le
future reti scolastiche ) che hanno diverse modalità di progettazione della
didattica. Le tesi proposte da alcune
associazioni di dirigenti, centrate sul dirigente autocrate che comandi la complessità
organizzativa delle scuole solo attraverso figure di
natura burocratico-amministrativa (collaboratori, responsabili di plesso, ecc.),
rischia di diventare anacronistica con tutte le conseguenze del caso. La mia idea di governance scolastica è un’altra cosa
, la mia idea di governance scolastica è quella del preside elettivo. Un’idea già
condivisa in una appassionata discussione in rete con rappresentanti
governativi esperti della materia.
Aldo Domenico Ficara