Il dipendente che beneficia dei permessi
della cosiddetta Legge 104 (“Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate”) non può abusarne e usarli solo
parzialmente per l’assistenza al familiare. Quanto detto è stato stabilito
dalla Corte di Cassazione, infatti, si
tratta di una violazione importante e può portare al licenziamento del
lavoratore. I giudici di Piazza Cavour hanno voluto approfondire l’argomento
con una sentenza importante. Il caso da analizzare era quello di un lavoratore
licenziato perché nel corso di tre giornate aveva usato i permessi, prestando assistenza al parente portatore di
104 solamente per quattro ore e tredici minuti (appena il 17,5% del tempo messo
a disposizione e pagato). A tal riguardo si ricorda che per
la Legge 104/1992 il lavoratore disabile, in
possesso di certificazione di handicap grave (articolo 3, comma 3, della Legge
104/1992) ha diritto alternativamente a due ore di permesso giornaliero (una
sola ora se l’orario è inferiore alle 6 ore giornaliere) o a tre giorni di
permesso lavorativo al mese. Il limite delle 18 ore mensili previsto dalla Legge
133/2008 è da prendere in considerazione solo nel caso in cui i tre giorni
vengano frazionati in ore. La stessa considerazione riguarda i lavoratori che
assistano familiari (coniuge o parenti e affini fino al terzo grado) con
handicap grave.
Il limite delle 18 ore mensili è da applicarsi solo nel caso in
cui il dipendente pubblico decida di frazionare in ore i tre giorni di permesso
mensili e solo nel caso in cui il suo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
di riferimento abbia già previsto una corrispondenza in 18 ore dei tre giorni
di permesso.
Aggiornamento 26 agosto 2017: Nella provincia di Reggio Calabria la percentuale degli insegnanti con la precedenza che spetta a chi si avvale della legge 104 è passata dal 4,3% al 23,4%. Il dato non è passato inosservato all’ufficio scolastico provinciale ed è molto probabile che si procederà a una verifica dettagliata delle singole posizioni alla ricerca di forzature o certificazioni non reali
Aggiornamento 26 agosto 2017: Nella provincia di Reggio Calabria la percentuale degli insegnanti con la precedenza che spetta a chi si avvale della legge 104 è passata dal 4,3% al 23,4%. Il dato non è passato inosservato all’ufficio scolastico provinciale ed è molto probabile che si procederà a una verifica dettagliata delle singole posizioni alla ricerca di forzature o certificazioni non reali
Aldo Domenico Ficara