Ci sono 2 insegnanti di matematica, il
primo laureato nell’Università “ Tiregalolalaureabastachepaghi “ il secondo
laureato alla Scuola Superiore Normale di Pisa. Il primo insegnante mentre sta
facendo lezione in aula, scrive alla lavagna: 3 + 3 = 7. Qualche alunno
timidamente fa osservare all’insegnante l’errore fatto, ma il docente con tono
arrogante zittisce tutti ribadendo: 3 + 3 = 7. A questo punto entra nell’aula
il secondo insegnante, quello laureato alla Scuola Superiore Normale di Pisa, e
rivolgendosi al collega esclama: “ Cretino, 3 + 3 fa 6 e non 7”. Apriti cielo, il primo insegnante fiero di essersi laureato nell’Università
“ Tiregalolalaureabastachepaghi “si infuria, esce dall’aula e va a dire in giro
che il collega si è permesso di dirgli " cretino ".
Tutti, ma in particolar modo
i colleghi laureati anch’essi all’Università “ Tiregalolalaureabastachepaghi “,
solidarizzano con il primo insegnante, asserendo che è sbagliato etichettare un
collega come “cretino”. L’insegnante laureato alla Scuola Superiore Normale di
Pisa piano piano viene isolato, e qualcuno arriva a proporre anche il suo licenziamento dalla
scuola. Morale della favola: si alza un polverone sull’uso poco consono di dare
del “ cretino “ ad un collega, lasciando nascosto l’errore e l’incapacità di
fare le cose più facili, come in questo caso una semplice somma. Con mio grande
dispiacere noto che in Italia le persone laureate nell’Università “
Tiregalolalaureabastachepaghi “ sono sempre di più, si coalizzano tra loro nel
nome dell’ignoranza, con l’unico fine di annientare quei pochi laureati alla
Scuola Superiore Normale di Pisa, e per di più denigrandoli.
La colpa di questi ultimi ? Semplicemente il fatto di essere preparati e
competenti. Della serie: con questo andazzo siamo destinati a rimanere nelle spire tentacolari della crisi economica per lungo tempo.
Aldo Domenico Ficara