Si riporta un commento pubblicato su FB dall'Ispettore Maurizio Tiriticco in riferimento all'alternanza scuola - lavoro inserita all'interno della legge 107/15. L'ispettore Tiriticco così scrive: "In una società in cui ormai si pensa con
le mani e si fa con il cervello, l'alternanza scuola lavoro non dovrebbe essere
solo un' alternanza, ma una vera e propria continuità. Oggi non c'è prima il
pensare e poi il fare: sono tristi eredità di un mondo in cui pochi pensavano
sfruttando i molti che lavoravano... e solo con le mani. Apprendere per tutta
la vita significa oggi e domani conoscere e fare in perfetta sintonia e
continuità. L'ALTERNANZA non solo non va cancellata ma trasformata in
CONTINUITA'. Si veda anche la mia recente polemica con Umbero Galimberti, a cui
ho opposto le sagge, ma inascoltate, argomentazioni di Martha Nussbaum. Occorre
anche pensare che non parlare OGGI - e operare conseguentemente - in materia di
continuità studio/lavoro (attenzione! Non c'è un trattino, ma una sbarretta) è
anche inutile, vago nonché scorretto in un sistema di istruzione in cui
dobbiamo proporci di fare acquisire competenze. E queste quando mai si
raggiungeranno da parte dei nostri studenti se non insegniamo loro a coniugare
fin da piccoli mani e cervello, conoscere e fare? Il fatto che di competenze si
chiacchieri ormai da anni, almeno dal 1997, quando con la legge 425 tentammo di
riformare l'esame di maturità (a tutt'oggi ancora non riformato!!!), ma che
siano tuttora e chissà fino a quando una vaga chimera, ci deve far riflettere.
Che alla fine della quinta primaria e della terza media si certifichino
"profili di competenza" è solo risibile e ne potremmo fare anche a
meno. Preoccupa invece che alla fine dell'obbligo di istruzione la
certificazione delle competenze, dopo un decennio (l'innalzamento dell'obbligo
è del 2007) è a tutt'oggi un'operazione di sola facciata (eppure si tratta del
livello secondo dell'EQF)! Per don dire del vuoto "incompetente"
dell'esame dei nostri 19enni (eppure si tratta di un livello quarto EQF)!!!
Insomma, l'Europa è sempre lontana mille miglia da noi anche in materia di
istruzione! In conclusione, uno dei mille pasticci combinati dalla 107 è anche
questo: di non avere posto il problema dell'alternanza nei modi corretti. E mi
piace sempre ricordare che un certo Talete, a cui si attribuisce l'inizio del
pensare filosofico, era un semplice idraulico! E sono d'accordo con il Giusti
quando dice a Gino Capponi: “Gino mio, l'ingegno umano partorì cose stupende,
quando l'uomo ebbe tra mano meno libri e più faccende”. ( FB 25 marzo 2016 alle
ore 17:39 )