Sul caso Bruschi interviene con un
comunicato la Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia (http://www.gildavenezia.it/ha-ragione-bruschi-se-i-dirigenti-non-comprendono-la-loro-legge-e-un-loro-problema/
). In tale comunicato in modo chiaro si afferma: “ L’ispettore Bruschi è stato
accusato dall’Associazione Nazionale Presidi di essere stato troppo critico e
addirittura minaccioso nei confronti di quei dirigenti scolastici che,
applicando la cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti, non avrebbero
applicato correttamente la ratio della legge 107, soprattutto laddove per
l’anno scolastico 2016-17 supera la distinzione tra organico di diritto e
organico di potenziamento “. Il comunicato continua dicendo: “ Appare quanto meno paradossale che
l’Associazione Nazionale Presidi che ha fortemente voluto e sostenuto molte
delle scelte sciagurate della “buona scuola” si affretti a fare muro
corporativo per difendere l’indifendibile. I giornali ormai sono pieni di casi
di bandi e colloqui creativi organizzati
da dirigenti scolastici per chiamare i docenti. Sembra che tutto ciò sia
normale. Se uno si permette di criticare e stigmatizzare comportamenti che
nulla hanno a che vedere con la normativa vigente, anche se con toni certamente
non pienamente condivisibili, viene sottoposto ad attacchi non solo immeritati,
ma chiaramente strumentali. Una vera vergogna “.
Aldo Domenico Ficara