In un articolo pubblicato sul
Corriere.it (http://www.corriere.it/scuola/medie/16_febbraio_01/milano-brescia-bergamo-treviso-scuole-nord-caccia-supplenti-8368eb18-c8d3-11e5-8532-9fbac1d67c73.shtml?cmpid=SF020103COR
) si scrive: “Dopo il caso scoppiato per il mancato pagamento dei supplenti,
rischia di scoppiarne un altro, quello del supplente che non c’è.
Le
graduatorie ad esaurimento sono state infatti svuotate dal maxi piano di
assunzioni della legge 107, e quando le scuole hanno bisogno di supplenti per
le malattie o per altre assenze più o meno brevi degli insegnanti, non trovano
personale a disposizione. I presidi erano sicuri di poter contare sul corpo
docente funzionale, il cosiddetto organico del potenziamento: ma in molti casi,
soprattutto nel Nord-est, gli insegnanti assunti virtualmente sul potenziamento
hanno preferito continuare le proprie supplenze lunghe al Sud piuttosto che
trasferirsi a metà anno, e rinviare al prossimo anno la scelta definitiva. Col
risultato che tante scuole non hanno a disposizione quegli insegnanti «di
scorta» utilizzabili per le emergenze.
E le segreterie devono quindi ricorrere
ai lunghi elenchi di docenti a disposizione sperando, attraverso centinaia di
telefonate, di trovarne qualcuno disposto a coprire quel buco di 2- 3, 5
settimane “. Si potrebbe dire: “La scuola si aggrava, malata di supplentite “. Abbiamo toccato il
fondo o dobbiamo vedere altre sorprese di ordinaria disorganizzazione ?
Aldo Domenico Ficara