La lettera aperta sotto riportata è apparsa sul sito
specializzato orizzontescuola.it nello scorso agosto, alla vigilia del voto
referendario RTS la ripropone, per far capire che dietro al no oltre le
motivazioni nel merito, ci sono anche ferite sociali ancora non tutte risolte. La Lettera
recita così (http://www.newspedia.it/la-buona-scuola-dei-figli/ ):
“Caro Matteo, auguro a te, ai membri del
tuo governo e a tutti i parlamentari che lo sostengono ed alle rispettive
famiglie di passare quello che io la mia famiglia e le famiglie di decine di
migliaia di professori italiani stanno passando in questi mesi a causa della
cosiddetta buona scuola. Stai letteralmente deportando da una parte all’altra
dell’Italia decine di migliaia di persone. Per la grande maggioranza madri di
famigli, tra i 40 e i 55 anni, con 20 anni di anzianità, con figli piccoli, che
in passato non erano emigrate, non per pigrizia ma per condizioni familiari che
rendevano impossibile l’emigrazione.
Tu, invece, li hai messi di fronte ad un
out-out o in ruolo oggi o mai più. Stavano meglio quando erano precari.
Troviamo madri di figli di 3 anni sbattute a Udine, senza che lo abbiamo
chiesto, o mogli di mariti disoccupati, con mutuo e figli piccoli mandati in
Lombardia. Mi chiedo se tu e i tuoi sostenitori, dalle vostre poltrone dorate
vi rendete conto delle conseguenze delle vostre sciagurate scelte. Come faranno
queste madri, queste famiglie a, letteralmente, sopravvivere, a partire dal
primo settembre? Come potranno organizzarsi? Si sposta tutta la famiglia o solo
loro? I figli portali con loro? E chi li cura quando loro saranno a scuola? Come
pagare il mutuo? E le bollette di due case, come si fa? Lo capite che con 1300€
al mese, è impossibile sopravvivere in queste condizioni. E le lacrime dei
nostri figli che piangono e piangeranno per la partenza della loro mamma come
li ripareremo? Come spiegargli tutto questo? Sai sono queste, alcune, delle
semplici, misere, questioni che noi dobbiamo risolvere in pochi giorni. Voi che
con i vostri privilegi, i vostri stipendi d’oro, i vostri figli che nascono
dirigenti, di queste miserie non dovrete mai occuparvi, per noi sono dei veri
tormenti. Non capisco la ragione delle vostre sciagurate scelte, se non
costringere le persone a licenziarsi, e mi chiedo come, i rappresentanti di
questo territorio che sostengono il tuo governo possano tollerare il peso sulla
coscienza di tanto male che state facendo. Possibile che non vengano toccati
dalla sorte delle famiglie dei loro conterranei?
Sarà vero che “Parigi val bene
una messa”, ma un, forse, posto in parlamento potrà valere il futuro e le
lacrime di tante famiglie? Ovviamente tutto questo non porta alcun vantaggio nè
alle scuole nè agli alunni, perché le persone continuano a ruotare e il sistema
è sempre più instabile… Avete pochi giorni per porre rimedio a questa sciagura,
altrimenti stai sereno, almeno fino a Ottobre " ( il voto referendario, prima atteso per il mese di ottobre poi è stato
fissato in data 4 dicembre 2016 ).