Si avvicina la chiusura dei lavori per
il rinnovo del contratto, con relativo aumento dello stipendio per tutti i
docenti, ma a sentire le voci di corridoio
la montagna partorirà un topolino. Infatti, la cifra stanziata dal governo
è di 1 miliardo e 920 miliardi di euro
per il 2017 e di 2 miliardi e 630 milioni dal 2018. Questi risorse finanziarie
riguardano tutto il settore del pubblico impiego. La maggior parte di queste andrà a coprire le
assunzioni in deroga ai limiti del turnover, gli aumenti salariali e il
comparto sicurezza, precisamente per 1 miliardo e 480 milioni dal 2017 e 1 miliardo
e 920 milioni dal 2018. Dopo un rapido
calcolo, i sindacati hanno previsto che in busta paga andrebbe una cifra
variabile tra i cinquanta e i sessanta euro lordi. Da una stima della perdita
delle retribuzioni dei docenti della scuola, gli addetti ai lavori ritengono
che per riallinearsi alla perdita del potere di acquisto, gli stipendi degli insegnanti dovrebbero
aumentare di non meno di 180 euro mensili. Questa cifra sarebbe di qualche
decina di euro più elevata di quanto richiesto dai sindacati, che valutano l'aumento di tutti i comparti del
pubblico impiego da un minimo di 132 euro netti mensili ad un massimo di 150
euro, con una spesa complessiva per le casse dello Stato stimabile in sette
miliardi di euro.
Aldo Domenico Ficara