Risarcimento danni per mobbing. E’
quanto ha deciso la Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Lavoro,
condannando un dirigente scolastico, all’epoca preside di una scuola media del quartiere Santa
Maria, a rifondere un’insegnante per i danni subiti. La docente è stata riconosciuta vittima di
una serie di atti emulativi da parte del preside (tra cui l'illecita esclusione da un Progetto
scolastico, la irrogazione di una sanzione disciplinare ingiusta e illegittima,
un controllo opprimente nelle classi di sua competenza, corrispondenza e
atteggiamenti irridenti, continuo recapito di note riservate attraverso il
personale amministrativo) ) attuati, secondo la Corte, in riforma della
sentenza del Tribunale di Catanzaro, in
un contesto di fumus persecutionis e, quindi, costituenti mobbing; la Corte ha,
pertanto, condannato il Ministero dell'Istruzione, dell'Università, della
Ricerca al risarcimento del danno non patrimoniale nei confronti della docente.