Presidente ANP invita la politica a scegliere tra didattica o Prof che vogliono insegnare sotto casa
Su Il Mattino si pubblica una intervista
fatta a Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp). Nell’articolo si scrive: “ Renzi non è
soddisfatto della grande riforma della scuola. La macchina si è inceppata. Tra
ricorsi, mobilità, chiamata diretta e tutto il resto alla fine le problematiche
che hanno afflitto per anni il mondo scolastico non sono state superate. A tal riguardo
Giorgio Rembado dichiara «L’avvio è stato faticoso, molto faticoso, dipende da
scelte politiche». Presidente in che
senso. A quali scelte fa riferimento? «Faccio un esempio. In un istituto si è
creata una situazione particolare. Il dirigente di una scuola aveva pubblicato
un bando per assumere 35 docenti. Dopo le chiamate dirette, pochi giorni dopo
si è ritrovato senza 25 prof perché aveva ottenuto un'assegnazione provvisoria.
Lo stesso Rembado ad una domanda successiva dice: " La politica deve decidere quali sono gli interessi
prevalenti, se quelli degli studenti, delle famiglie, della didattica o
viceversa quella dei Prof che vogliono
insegnare sotto casa “. Molto umilmente RTS
fa notare che per fare una buona didattica a scuola ci vogliono politiche che
favoriscano la serenità di chi insegna.
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Aldo Domenico Ficara