Si riporta lo stralcio di un articolo
riguardante le assenze strategiche fatte dagli alunni per evitare verifiche,
scritte o orali, programmate. Nell’articolo si scrive: “Ci sono alunni che
entrano in classe alla seconda ora ed escono alla quarta, prelevati dai
genitori, a causa di vaghi malesseri che
stranamente coincidono con una verifica programmata; l’ultima risorsa è
l’infermeria, che nessun insegnante si sognerebbe mai di negare: e se per una
volta il malanno fosse vero?
Sembra di giocare a guardie e ladri, oppure a
gatto e topo. Certo, quasi tutti da studenti abbiamo tentato di evitare compiti
o interrogazioni che avrebbero potuto causare una situazione spinosa, ma non in
modo così frequente e ampio e , soprattutto, non appoggiati dai genitori. Dopo
la “bigiata” si affrontavano coraggiosamente le conseguenze con una confessione
completa oppure si tentava di falsificare la firma, con esiti incerti ,che
spesso conducevano direttamente alla Presidenza, peggiorando la situazione. Ora
invece è tutto in regola e legittimato, almeno in apparenza.
Mi dispiace solo
per gli alunni che comunque si rendono reperibili e rischiano magari di
prendersi un’ insufficienza, mentre gli altri hanno tutto il tempo per
prepararsi: quindi uso anch’io delle strategie che scoraggino questa pratica,
ad esempio interrogazioni dettagliate (dalla a alla z) oppure compiti in classe
rinforzati con un esercizio in più, sfidando l’ira dei genitori “.