L’ alternanza scuola-lavoro intende
fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie
a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di
formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire
loro esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro
e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che
spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento
lavorativo una volta terminato il ciclo di studi. Fatta questa premessa è
notizia di questi giorni che lo svolgimento delle attività di alternanza
scuola-lavoro sarà requisito di ammissione all’esame e, in ogni caso, per
essere ammesso agli esami, l’alunno dovrà avere almeno la media del 6. La
partecipazione alle prove Invalsi sarà necessaria per essere ammessi, ma non
farà parte dell’esame e non avrà valore per il voto finale. Le prove Invalsi
saranno a carattere nazionale, di italiano, matematica e inglese. La prova
sulla comprensione e uso della lingua inglese attesterà i livelli di
apprendimento in coerenza con il quadro comune europeo di riferimento per le
lingue.
Aldo Domenico Ficara