Non poche scuole del nostro Paese hanno
posto all’ordine del giorno il tema della rendicontazione sociale. Alcune di
esse hanno iniziato a redigere il bilancio sociale che conferisce visibilità e
concretezza al processo di rendicontazione. Tale documento si propone, infatti, di dare
conto degli impegni assunti, dell’uso delle risorse, dei risultati conseguiti,
degli effetti sociali prodotti nell’ambito di un dialogo tra la scuola e i
propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.) finalizzato al miglioramento
delle performance. L’avvio di un percorso verso la rendicontazione sociale
costituisce, un’occasione per:
·
riflettere
sistematicamente su se stessa, sui propri valori, obiettivi, missione;
·
sentirsi
stimolata a promuovere innovazione e miglioramento delle proprie prestazioni;
·
identificare
i propri stakeholder e attivare con essi momenti di dialogo, confronto,
partecipazione, collaborazione.
Il bilancio sociale è uno strumento al
servizio dell’autonomia scolastica e dei processi di valutazione, nei cui
confronti la scuola non può essere un soggetto passivo. Esso è momento fondante
di un disegno più ampio che comprende:
·
l’esplicitazione
della visione etico-culturale della scuola. Su quali valori scommettere? Quale
patto stipulare con gli stakeholder?
·
la
formazione alla cultura della responsabilità e dell’accountability di tutto il
personale scolastico;
·
la
predisposizione di un sistema organizzativo coerente con le esigenze della
valutazione, del monitoraggio, della rendicontazione, della comunicazione.
In sintesi, il bilancio sociale misura,
ricorrendo ad opportuni indicatori, le performance della scuola in termini di
efficienza (miglior utilizzo delle risorse disponibili), di efficacia
(raggiungimento degli obiettivi), di equità (la scuola come costruttore del
bene comune per le giovani generazioni).