Il 26 settembre su RTS si scriveva: “Si
apprende da un articolo pubblicato su Repubblica.it che Davide Faraone,
sottosegretario all'Istruzione, stia
curando il decreto legislativo riguardante la riforma del sostegno. Lo stesso
Faraone riassume questo complesso iter
legislativo nel seguente modo: "Semplificazione, continuità, maggiore
formazione e specializzazione per andare incontro alle esigenze reali degli
alunni, costruzione di un progetto di vita che vada oltre la scuola e
un'inclusione che è responsabilità di tutta la comunità". A Viale
Trastevere la parola "sostegno" sarà sostituita da quella
"inclusione" , inoltre il concetto di "Progetto di vita"
sarà inserito per fare comprendere che la riforma sul sostegno vuole
coinvolgere tutti, dagli alunni disabili a quelli normodotati, magari con
qualche difficoltà anche temporanea, e
che l'orizzonte temporale non sarà solo quello degli anni di permanenza a
scuola. A tal riguardo gli insegnanti di sostegno dovranno essere più
preparati, infatti, in luogo di 60 crediti formativi universitari, per ottenere
la specializzazione su sostegno occorrerà sostenerne 120, ovvero il doppio.
Inoltre la formazione specifica su sostegno sarà estesa a tutti i futuri
insegnanti. Anche quelli già assunti dovranno formarsi sulle problematiche
dell'inclusione, visto che con la Buona scuola l'aggiornamento sarà
obbligatorio. Si potrebbe dire: “ Nella Buona Scuola il bello deve ancora
venire”. Se poi quello che arriverà sarà bello, lo diranno gli insegnanti, che
di Buona Scuola ormai hanno una sufficiente esperienza “. Di ieri la notizia
che Davide Faraone non è più Sottosegretario di Stato all’istruzione, perché passato
alla sanità. Di oggi la notizia che molti insegnanti considerino la notizia di
ieri “ il bello “ che doveva arrivare. Noi di RTS auguriamo buon lavoro a
Davide Faraone e al suo staff.
Aldo Domenico Ficara