Se volete riscattare gli anni di laurea
potrete farlo direttamente sul sito dell'Inps, o affidandovi a un intermediario
(come un Caf). Sul sito dell'Inps, dopo esservi fatti mandare il Pin, dovrete
presentare la domanda di riscatto laurea tramite accesso telematico nella
sezione blu dei Servizi Online.
Il riscatto costa e il costo è proporzionato al
proprio reddito. Per questo è consigliabile farlo quando si è giovani e quindi,
si presume, si avrà un reddito da lavoro inferiore. Per quanto riguarda gli
anni di laurea prima del 1995 il costo del riscatto verrà calcolato secondo la
cosiddetta “riserva matematica”, in rapporto a fattori variabili quali l’età,
il periodo da riscattare, il sesso e le retribuzioni percepite negli ultimi
anni. Per gli anni di laurea post 1995, invece, il riscatto si calcola con l'
aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di
riscatto applicata al reddito da lavoro conseguito.
In questo senso la miglior
cosa sarebbe fare il riscatto da disoccupati, perché si dovrà pagare il costo
minimo previsto. Se avete ad esempio meno di 35 anni e guadagnate circa 25mila
euro l'anno, riscattare la vostra laurea (che certo sarà stata conseguita dopo
il 1995) vi costerebbe intorno agli 8.300 euro per ogni anno di riscatto.
Quindi 33mila euro per corsi quadriennali e 41.250 per corsi quinquennali. Se
lo stesso riscatto lo fate poco prima della pensione, quindi a fine carriera,
il costo raddoppierebbe per ogni anno di riscatto. Il prezzo del riscatto aumenta
se a richiederlo è ad esempio un quadro di una grande azienda, che guardagna
35mila euro l'anno: ogni anno di laurea riscattato costerebbe circa 12mila
euro, costo raddoppiato se la richiesta di riscatto si fa a fine carriera. Il
riscatto degli anni di laurea si paga con appositi bollettini Mav inviati
dall'Inps e che possono essere pagati in banca o all'ufficio postale. Si può
pagare in un'unica soluzione o in 120 rate mensili senza interessi. Il mancato
pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata è
considerato come rinuncia alla domanda, che viene archiviata dall’Inps, ma si
può ripresentare