Sin dalla scuola primaria la maggior
parte dei docenti sono di sesso femminile, ma pian piano che si va avanti il
numero diminuisce in maniera preoccupante. Infatti, il genere femminile occupa
dall’82 al 96 per cento dei posti di lavoro disponibili. L’alta concentrazione
di donne si concentra negli anni della materna e della primaria, continua nella
scuola secondaria (dove le donne occupano un buon 65 per cento delle cattedre)
per poi diradare negli insegnamenti universitari, dove le percentuali si
rovesciano bruscamente, tanto che in un ateneo come quello della Normale di
Pisa hanno dovuto modificare il regolamento interno per far entrare qualche
donna. Secondo alcune rilevazioni sulla
ripartizione tra uomini e donne del personale gestito nel sistema SPT relative
al primo semestre del 2011, raggruppando il personale per comparti omogenei, è
emerso che la forte presenza femminile è eccezionalmente rilevante nel Comparto
Scuola, in cui le donne sono ben il 78,4%. Le donne sono infatti 845.825 contro 233.225 degli uomini. A tal riguardo nelle
scuole sono stati incentivati momenti di riflessione, anche al di fuori
dell’orario di lezione, con l’obiettivo di accrescere negli studenti e nelle
studentesse la consapevolezza che per uno sviluppo sociale e culturale
dell'Italia è necessario, in ogni settore lavorativo, un contributo equivalente tra uomini e donne.
Aldo Domenico Ficara