In una
scuola di Mamoiada, un paese di mezza montagna a 20 chilometri da Nuoro,
succedono cose che con la cultura e la didattica non hanno nulla da
condividere. Infatti, viene recapitata una busta con un proiettile e un
messaggio sinistro: «Sei inadeguata e ignorante. Vattene via con le buone o a
fucilate. Rovina i tuoi figli e lascia in pace quelli degli altri». A ricevere questo messaggio di morte è una maestra, fiduciaria dell’istituto. L’insegnante
ha subito notato nella busta un rigonfiamento sospetto, ha aperto il plico con
cautela e ha subito visto il proiettile avvolto in un foglio. Poi ha letto il
messaggio, poche righe a stampatello, grafia incerta, quasi tremante e ha
chiamato i carabinieri. Queste minacce saranno
al centro di una discussione pubblica dove docenti e genitori si riuniscono in
un consiglio straordinario di istituto aperto agli amministratori e ai cittadini.
A tal riguardo il sindaco del paese dichiara: «È un fatto gravissimo siamo
molto preoccupati e all’incontro ci sarà il consiglio comunale al completo. Se
ci sono problemi non si devono risolvere con lettere anonime minatorie e
proiettili, ma con dialogo e chiarezza».
Aldo
Domenico Ficara