In Italia sono 2.400 le scuole
contaminate dall'amianto, 350.000 gli studenti e 50.000 i docenti e non docenti
esposti. Sono i dati forniti dall'Osservatorio nazionale amianto, diffusi
a un convegno del Movimento 5 Stelle alla Camera sui 25 anni dalla legge
sull'amianto. Nel corso del convegno, il Ministero della Salute ha reso noto
che sono circa 3000 i casi all'anno di malattie in Italia legate a questo
materiale. Di questi 3mila casi circa la metà sono malattie riconducibili al mesotelioma, tumore al polmone
spesso mortale. Tutti i relatori hanno messo in luce la carenza di discariche
in Italia per l'amianto, cosa che blocca le bonifiche, e la mancanza di una
mappatura completa dei siti a rischio. A tal proposito si ricorda che i
principali prodotti contenenti amianto nelle scuole sono i:
·
ricoprimenti
a spruzzo e rivestimenti isolanti: fino all’85% di amianto (prevalentemente
amosite spruzzata) e elevato potenziale di rilascio fibre;
·
rivestimenti
isolanti di tubazioni o caldaie: in tele, filtri, imbottiture in genere il
contenuto di amianto è al 100%. Per altri rivestimenti in miscela al 6-10% con
silicati di calcio. Elevato potenziale di rilascio fibre se i rivestimenti non
sono ricoperti con strato sigillante uniforme e intatto;
·
prodotti
in amianto-cemento (coperture, tramezzi, cassoni dell’acqua, canne fumarie):
10-15% di amianto (crisotilo e anfiboli). Rilascio possibile solo se abrasi,
segati o deteriorati;
·
pavimenti
vinilici: 10-15% di amianto crisotilo. In questo caso il rilascio di fibre è
improbabile.
Aldo Domenico Ficara