Gli interventi legislativi sulla scuola rispondono
di solito a due regole auree fondamentali. La prima è basata sul fatto che
nessun cambiamento è possibile senza l'adesione convinta degli insegnanti,
degli studenti, del personale della scuola, perché senza e contro di loro
nessun cambiamento reale è realizzabile. La seconda è che i cambiamenti
devono contare su maggioranze parlamentari più ampie di quelle di governo,
perché la scuola rappresenta il fondamento dei diritti di cittadinanza più rilevanti
sanciti dalle Costituzioni. Renzi nei
suoi 1000 giorni di governo ha infranto
entrambe le 2 regole sopra descritte, e oggi si ripropone come se nulla fosse.
Esiste però
una terza regola aurea, quella che caratterizza il corpo insegnante come un
soggetto dalla memoria elefantiaca. Pertanto fare breccia sui sentimenti degli
insegnanti offesi e derisi negli anni passati sarà impresa titanica al limite
dell’impossibile. Direi di più un’impresa del tutto impossibile e impraticabile.
Aldo Domenico Ficara